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IL DESTINO DEL VORTICE POLARE E LE SORTI DELL’INVERNO IN CORSO, COME INFLUIRA’ LA STRATOSFERA NEL LUNGO TERMINE

Posted on 21/01/2016 by Ilario Larosa in L'EDITORIALE
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gfsnh-10-384 (13)

21-01-2016 - Salve a tutti, aggiornamento modelli, in un contesto che vede un Vortice Polare che evidenzia sempre più sorprendenti capacità di ripresa, dopo una fase di deciso indebolimento nei piani troposferici, come evidenziato anche dal grafico delle anomalie di geopotenziale in Gennaio nelle regioni polari (fig.1).

fig.1

time_pres_HGT_ANOM_ALL_NH_2016

 

Le ultime elaborazioni evidenziano un ricompattamento, l’ennesimo, del VP alle quote troposferiche, evidenziato anche dal grafico dell’AO (fig.2).

fig.2

ao.sprd2

 

Si ricorda, come sempre, che guardare il grafico dell’AO è come guardare tutte gli scenari di un determinato run di un modello, in questa caso quello americano, ma ovviamente con minor dettaglio di informazioni (tutto si riduce a un coefficiente, l’indice AO appunto).

Tale aspetto (AO in ripresa) è molto più preoccupante della rimonta anticiclonica nel breve, che ne rappresenta solo la diretta conseguenza. Occorre quindi chiedersi…quanto è verosimile un simile ricompattamento del VP, una simile tendenza paelsata dai modelli??

Nell’immediato, un periodo di rafforzamento del VP e una fase anticiclonica sono probabili ormai; resta molto dubbia, nel lungo termine, l’avvento di un finale di stagione ancora con l’AO positiva come intravisto dai modelli oggi.

La stratosfera continua a mostrare, infatti, chiari segnali di progressiva destrutturazione del VPS. Resta sempre confermato il warming a 10 hPa, già accennato oggi (fig.3).

fig.3

gfsnh-10-384 (13)

 

 

La dinamica che sembra poter essere innescata, in termini di distribuzione dei geopotenziali conseguente, è comunque quella di tipo displacement, con tutta la struttura del VP che si decentra e si sposta (anche parecchio, fig.4).

fig.4

NH_HGT_10mb_384 (1)

 

Nell’ultima emissione si intravede l’azione congiunta di due onde stratosferiche, sebbene l’azione venga sempre condotta dalla struttura siberiana.

Interessante notare come l’azione stratosferica si sviluppi e venga innescata prima ai bordi della stratosfera, alla quota geopotenziale di 1 hPa (50 km), dove un warming ancora più vasto è visto partire anzitempo e smantellare il VPS (fig.6).

fig.6

NH_TMP_1mb_384

 

 

Troppo lontano e troppo in alto per il momento però; la dinamica di tipo displacement non è detto che conduca a una trasmissione si piani troposferici (molto meno probabile rispetto a quella di tipo split). Resta però la possibilità di un disturbo ai piani inferiori innescato anche senza MMW (Midwinter Major Warming), che possa disturbare quel tanto che basta troposfera per scombinare gli attuali equilibri descritti dai modelli.

 

Ciao ciao

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