10-12-2019 - Salve a tutti, editoriale serale immancabile in questo periodo invernale, scandito dagli aggiornamenti riguardanti la possibilità di nevicate nelle nostre regioni, che vengono stasera rafforzate dagli aggiornamenti dei modelli.
La situazione attuale vede la presenza di un vortice depressionario nelle regioni meridionali, responsabile di rovesci sparsi al sud accompagnati da qualche grandinata, come ad esempio nel Gargano.
fig.1
Come annunciato nei precedenti editoriali, nelle regioni adriatiche l’aria fredda associata ai rovesci in atto ha generato nevicate sparse a quote collinari con i fiocchi di neve che nelle Marche si sono spinti fino ai 300-400 m s.l.m.
Domani il tempo tenderà a migliorare al sud, ma in Atlantico è già pronto un nuovo intenso sistema frontale, collegato a una potentissima depressione islandese, che proprio nella madrepatria, l’Islanda appunto, sta generando un vero e proprio uragano nevoso, con venti fino a 200 km/h.
Nelle nostre regioni i fenomeni saranno attenuati ma, tuttavia, l’aspetto interessante del nuovo peggioramento sarà che sopraggiungerà dopo un abbassamento delle temperature su tutte le nostre regioni e, nel caso della pianura Padana, tale aspetto nella mattinata di giovedì potrà dar luogo a nevicate diffuse in virtù delle basse temperature presenti a tutte le quote.
fig.2
Non sono da attendersi accumuli di rilievo ma le nevicate, secondo gli ultimi aggiornamenti, potrebbero essere abbastanza diffuse, interessando tutta l’Emilia, parte della Romagna, della Lombardia e del Veneto.
fig.4
Anche il modello europeo a riguardo è ottimista questa sera con accumuli di neve al suolo giovedì sera che riguarderebbero praticamente tutta la pianura Padana.
fig.5
Molto interessante quindi questo peggioramento, che potrebbe essere seguito da un altro ancora più intenso nella giornata di venerdì, su un treno d’onda velocissimo a molto teso, che potrebbe generare venti di burrasca su tutti i mari italiani nella giornata di venerdì appunto.
fig.6
Modelli concordi a riguardo, addirittura quello americano ipotizza la presenza di un minimo di ben 981 hPa in Adriatico venerdì mattina. con una struttura a occhiale ben inquadrata dai modelli.
fig.7
Le nevicate a quote pianeggianti non dovrebbero più interessare la pianura Padana a sud del Pò in questo caso, ma a nord del Pò è da valutare qualche sorpresa il giorno 13 !!!!
A seguire, abbiamo visto come la pressione dovrebbe aumentare e come dovrebbe giungere un periodo mite e soleggiato, dove non nebbioso, nel Mediterraneo.
Ma ci sono alcuni segnali interessanti per il periodo natalizio; riportiamo stasera una carta per addetti ai lavori, che rappresenta alcuni parametri diagnostici della stratosfera secondo il modello europeo.
fig.8
L’ultima casella elaborata in basso evidenzia la presenza, in previsione, di flussi di calore convergenti verso il polo in stratosfera con notevole magnitudo. Tradotto: più calore, meno forza e approfondimento del VPS, più possibilità di affermazione di un anticiclone polare e, come conseguenza finale, con alcuni passaggi, dell’arrivo di nuclei gelidi alle medie latitudini anche in troposfera. Insomma, inverno che vogliamo tutti noi appassionati.
Tale dinamica potrebbe concretizzarsi, alle quote troposferiche, tramite la nascita di un potente anticiclone di blocco tra nord Atlantico e Scandinavia nel periodo natalizio; ancora sono poche le emissioni del lungo termine del modello americano che vedono ciò, ma qualcosa si becca spulciando tra le varie possibilità, questa sarebbe fantastica per intenderci.
fig.9
Ancora però queste sono ipotesi molto didattiche e nulla più, GIO
Ciao ciao