7-07-2017 - Salve a tutti, editoriale immerso nel caldo di una parte centrale dell’estate dai connotati abbastanza estremi, anche nelle pause più fresche, inevitabilmente accompagnate da temporali spesso di forte intensità.
Come previsto, è avvenuta una tangibile attenuazione del caldo nelle regioni del nord, con valori tornati in media, mentre al centrosud il caldo è sempre protagonista, in particolare nelle regioni centrali, dove ancora i 37-38° C rappresentano la normalità in questi giorni (ad esempio Roma Urbe).
Cosa sta succedendo quindi??
L’alta pressione africana ha mostrato quindi un primo cedimento strutturale ben finito al nord, ormai sfiorato da una saccatura correlata al flusso atlantico principale (fig.1).
fig.1
Un primo impulso perturbato è transitato quindi ieri pomeriggio nel nord Italia, con temporali violenti nei settori alpini e più occasionali ma ugualmente intensi nella pianura Padana orientale.
Più a ovest però, ecco pronta una seconda perturbazione, collocata attualmente nel golfo di Biscaglia, in fase di ulteriore discesa verso sudest, pronta a entrare nel Mediterraneo dalla porta di Carcassone.
Quale sarà il destino del sistema perturbato menzionato??
Ebbene, la saccatura correlata alla perturbazione, riuscirà a entrare nel mediterraneo, ma dopo aver indugiato a ovest.
fig.2
In tale frangente, le regioni alpine e il nordovest in genere saranno interessati da diffusa instabilità pomeridiana a partire da domani, mercoledì, a causa del sostanziale blocco della saccatura atlantica.
Allo stesso tempo, proprio a causa dell’affondo meridiano a ovest della penisola, le regioni del centrosud e ancora Romagna saranno interessate da un intenso richiamo caldo prefrontale, che farà lievitare ancora una volta le temperature intorno o anche oltre i 40° C occasionalmente a causa della persistenza di aria molto calda nell’immediato entroterra algerino e tunisino
fig.3
Il richiamo caldo sarà molto intenso ma potrebbe essere l’ultimo con le caratteristiche descritte, ovvero capace di portare l’isoterma di +25° C a 1600 m davanti e coste tirreniche.
A seguire infatti, l’avanzare della saccatura verso est, con relativa entrata nel Mediterraneo, apporterà un deciso abbassamento delle temperature su tutte le regioni, con propagazione dell’irruzione fredda da nord ovest verso sudest (fig.4).
fig.4
Difficile valutare al momento l’esatta collocazione delle fenomenologie, ma sembra probabile che, dopo i temporali al nordovest tra martedì e giovedì, nella giornata di venerdì il maltempo possa interessare in maniera decisa il nordest, con temporali anche forti generati dalla presenza di un nucleo freddo in quota.
fig.5
Sebbene non ben inquadrata dai modelli, è molto probabile la genesi di diffusi temporali lungo la dorsale appenninica, forse preceduti da veloci rovesci nelle regioni tirreniche e successiva estensione dei fenomeni in Adriatico e Tirreno meridionale.
fig.6
A seguire ancora, non sembra al momento possibile il ritorno di un avvezione calda africana con le caratteristiche viste finora, quanto piuttosto di belle giornate, con valori in media al nord, leggermente sopramedia al centrosud, ma tollerabili nel complesso.
Ciao ciao