METEO&SCIENZA

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FORTI ROVESCI AL NORD DOMANI, POI ONDATA DI CALDO AFRICANO SEMPRE PIU’ PROBABILE, ANALISI E MOTIVAZIONI DELLA EVOLUZIONE PREVISTA

Posted on 22/06/2015 by meteogeo in Analisi lungo termine
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Rtavn30015

22-06-2015 - Salve a tutti, immancabile aggiornamento con la discussione completa di quanto previsto oggi dai modelli, con particolare riguardo alla fine del mese, quando sembra prendere sempre più corpo l’ipotesi di una ondata di caldo nel bacino del Mediterraneo, di stampo chiaramente africano questa volta. Andiamo per gradi comunque.

Bella giornata su quasi tutte le regioni italiane oggi, con temperature estremamente gradevoli. Solo lungo le coste liguri è presente nuvolosità legata all’attivazione di correnti da sud ovest a tutte le quote, responsabili di alcuni rovesci già dalla mattinata lungo le coste del levante (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (6)

 

La nuvolosità nel mar ligure rappresenta il preludio di una peggioramento piuttosto intenso che dovrebbe interessare in prevalenza le regioni del nord nella giornata di domani. Tale peggioramento è legato all’affondo di una saccatura dal nord Europa, la cui forza di penetrazione dovrebbe comunque arrestarsi una volta raggiunte, indebolita, le regioni centrali (fig.2).

fig.2

Rtavn241

Per quanto riguarda la fig.2 si sottolinea sin da ora (apriamo una breve parentesi) l’importanza della goccia fredda atlantica, un’ampia struttura depressionaria legata a intermittenza al Vortice Polare, per l’incidenza che potrà avere nelle sorti del tempo nel Mediterraneo.

Per adesso torniamo al passaggio perturbato di domani, martedì che, per quanto abbastanza rapido, dovrebbe essere in grado di generare, comunque, rovesci e temporali diffusi su quasi tutto l’arco alpino, in particolare quello orientale, oltre a fenomeni di una certa intensità nel mar ligure e su tutto il triveneto (fig.3).

fig.3

hrrr-youmeteo (6)

 

In particolare, tra la tarda mattinata e la sera di domani, martedì, temporali anche forti potrebbero interessare il levante ligure, più localizzati e poi, in forma più estesa, tutto il Friuli e il Veneto orientale, passando per le alte pianure romagnole.

L’evento descritto dovrebbe chiudere il periodo di instabilità  e relativa frescura vissuto a intermittenza finora, per lasciare il posto a una graduale affermazione del tempo stabile e soleggiato e, con il passare dei giorni, del caldo nel bacino del Mediterraneo. Inizialmente, come descritto nel precedente editoriale, l’alta pressione stenterà però a prendere pieno possesso del Mediterraneo e le temperature si manterranno su valori gradevoli, nella media del periodo (fig.4)

fig.4

gfsnh-0-120 (1)

 

Come si vede in fig.4, nel comparto Atlantico ed europeo, fino a buona parte del week end la corrente getto polare manterrà un assetto zonale, distesa lungo i paralleli e dall’entroterra africano non potrà in tal modo affluire aria calda nel Mediterraneo.

Le cose sembrano però destinate a cambiare nei giorni successivi, secondo gli ultimi, evidenti, aggiornamenti dei modelli. Come accennato in precedenza (fig.2), la goccia fredda Atlantica (residuo del ciclone islandese invernale) assumerà caratteri di stazionarietà, approfondendo sempre più un cavo d’onda in Atlantico, ovvero un gomito della corrente a getto a ovest dell’Europa (fig.5).

fig.5

gfsnh-0-192 (3)

 

 

Tale manovra modificherà completamente l’assetto barico nel continente europeo, facendo risalire il “core” della corrente a getto verso il Regno Unito e aprendo la strada alla risalita di aria calda direttamente dall’entroterra africano nel bacino centrale del Mediterraneo. A tal riguardo, sulle motivazioni della persistenza di una saccatura depressionaria a sud dell’Islanda anche nel periodo estivo, che sembra caratterizzare l’inizio dell’estate in molti casi nell’ultimo ventennio sembra, perlomeno questa volta, poter avere una certa influenza l’andamento delle SSTA (SEA Surface Temperacture Anomalies), che vedono la presenza di una grande lago freddo (ampio settore in anomalia negativa) proprio a sud dell’Islanda, con relativa tendenza alla genesi di cavi d’onda in quota in Atlantico (fig.6).

fig.6

 

sst_anom (1)

 

A prescindere dalle cause comunque, la continua risalita del getto polare lungo le coste occidentali dell’Europa non può far altro che enfatizzare l’alimentazione calda africana nel Mediterraneo, che infatti viene vista in rafforzamento ai primi di Luglio, con l’affermazione di una campana (promontorio) anticiclonico diretto proprio verso l’Italia (fig.7).

fig.7

gfsnh-0-276

 

Sul fatto che l’alta pressione descritta sia a matrice dominante africana, se l’evoluzione concretizzata dai modelli dovesse avverarsi, non ci sono molti dubbi, ancora una volta, infatti, la carta delle correnti a getto mostra chiaramente il flusso di provenienza delle correnti in quota, con il promontorio africano ben assestato nei nostri mari (fig.8).

fig.8

Rtavn30015

 

Quali le conseguenze pratiche per noi di una simile evoluzione?? Dalla figura seguente si evince come nella prima settimana di Luglio le temperature nei bassi strati, a causa del continuo afflusso caldo, potrebbero superare i 20° C a 850 hPa (1500 m) su quasi tutto il territorio italiano (fig.9).

fig.9

Rtavn3242

 

 

Al suolo, con una simile configurazione che insiste per più giorni sopra le nostre teste, si potrebbero tranquillamente raggiungere i 38-40° C nelle città interne del centrosud. I dettagli andranno ovviamente definiti nel tempo, ma questa sembra la linea di tendenza avallata da tutti i modelli.

Sarà così per tutta l’estate?? Non è possibile prevederlo attualmente ma, al momento, non sono presenti indicazioni che possano fa supporre l’avvento di una stagione estiva particolarmente calda nel suo complesso.

Ciao ciao

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