25-12-2017 - Salve a tutti, aggiornamento natalizio mirato soprattutto a focalizzare il peggioramento in arrivo a partire dalla giornata di domani, Santo Stefano, in molte regioni italiane a iniziare da quelle più occidentali.
In effetti, nuvolosità irregolare è già presente nel golfo ligure e Tirreno settentrionale, in prevalenza composta da nubi basse, ma con il contributo di altre nubi a maggiore sviluppo verticale nel levante ligure, dove tra breve giungeranno i primi piovaschi.
Un peggioramento di maggiore portata è però in arrivo nel Mediterraneo, come ben visualizzato dall’immagine satellitare (fig.1)
Dalla fig.1 si evince come, al momento, sia ancora presente una vasta campana anticiclonica nel Mediterraneo, che appare comunque incalzata a ovest da una saccatura in rapido approfondimento nel Mediterraneo occidentale.
Nonostante le sue notevoli dimensioni, la struttura anticiclonica verrà rapidamente smantellata nelle regioni italiane, per lasciare il posto a un incisivo affondo perturbato, generato dall’arrivo di due perturbazioni in serie (fig.1), di cui la seconda risulterà molto più intensa della prima (fig.2)
fig.2
Nelle linee generali, rispetto a quanto evidenziato ieri, restano confermati tutti i passaggi della evoluzione prevista, ma nei dettagli il peggioramento appare sempre più incisivo.
In effetti, già nel pomeriggio di domani, martedì, le piogge e i rovesci inizieranno a farsi più insistenti nel levante ligure, molto più sparsi al centro.
Nella giornata di mercoledì l’evoluzione subirà però una decisa accelerazione, proprio grazie all’arrivo del nocciolo gelido più intenso in quota, correlato alla seconda perturbazione visualizzata in fig.1.
Davvero incisiva l’entrata prevista dai principali modelli di previsione per il nucleo freddo di estrazione polare marittima nel Mediterraneo; valori termici di tutto rispetto alle varie quote, con l’isoterma -30° C a 500 hPa (5200-5300 m) ben distribuita al centronord e valori intorno -1, -2 a 850 hPa (1250-1300 m)
fig.3
Sulla base di tali premesse, la giornata di mercoledì si presenterà molto instabile su buona parte della penisola, con la sola eccezione dei due estremi, ovvero il nord ovest e l’estremo sud est (ioniche e Puglia).
fig.4
La quota neve tenderà ad abbassarsi gradualmente dalla serata di mercoledì, fino a quando, con neve anche forte in Appennino centrale e nelle Alpi carniche intorno 500-600 m e con occasionali rovesci a quote più basse nella mattinata d giovedì 28.
Ecco le nevicate previste fino alle prime ore di giovedì; ampia distribuzione, con punte di 1 m a confine laziale abruzzese meridionale !!
fig.5
Altra neve anche tra giovedì e venerdì, questavolta anche nel versante adriatico, anche su quote intorno 3000-400 m.
fig.6
Come si vede dalle figure riportate, il peggioramento coinvolgerà praticamente tutte le regioni italiane e terminerà in corrispondenza con l’inizio del week-end, con l’arrivo di alcune giornate calde e soleggiate.
A seguire, abbiamo detto come il VP tenderà a compattarsi; tuttavia, la linea di tendenza così abbozzata non potrà essere univoca ma soggetta ad altri tipi di disturbi (forzanti). Ecco ad esempio l’emissione serale del modello europeo, che evidenzia a formazione di un potente anticiclone ibrido, con evidente termicizzazione nell’area russo-siberiana.
fig.7
Si tratta di segnali interessanti, ma che dovranno passare al vaglio del futuro ricompattamento del VP
fig.8
Ciao ciao