14-10-2018 - Salve a tutti, eccoci di nuovo insieme dopo tanto tempo (ma la pagina facebook è sempre aggiornata).
Un aggiornamento di maggior dettaglio è doveroso, alla luce dei numerosi argomenti di conversazione che gli appassionati propongono giornalmente e alle numerose richieste di approfondimenti.
Maltempo in atto al sud, soprattutto nelle regioni ioniche, come previsto e la fase più intensa di questa nuova ondata deve ancora arrivare !!
fig.1
Dal radar si vede bene come numerosi nuclei perturbati siano presenti nella Sicilia meridionale e in mare aperto nel mar Ionio.
Dall’animazione satellitare si evince come tutte le strutture stiano risalendo verso nord, pronte a impattare in serata nella Sicilia e Calabria ionica.
fig.2
In nottata e nella mattinata di domani, Lunedì, temporali localmente anche violenti colpiranno nel regioni menzionate, con accumuli che sui rilievi esposti potranno superare anche 100-150 mm.
Come mai il maltempo si sta accanendo nelle regioni meridionali in questo periodo??
La ragione di tale evoluzione risiede nella presenza di un peculiare assetto barico a scala europea nel vicino Atlantico, che vede la presenza di una depressione islandese moto forte e di due figure altopressorie altrettanto potenti a sud (Azzorre) e a est (blocco continentale).
Si tratta di una classica configurazione da NAO positiva, che favorisce il continuo rilascio di nuclei depressionari dal flusso principale atlantico all’altezza della Francia settentrionale, con una successiva deriva verso sudest della goccia fredda così formata.
Tale dinamica si attuerà nuovamente nei prossimi giorni, generando tra giovedì e venerdì una nuova insidiosa depressione mediterranea, foriera di nuove intense piogge nell’estremo sud italiano.
fig.3
Insomma, evoluzione abbastanza bloccata in questo autunno mediterraneo.
E le classiche perturbazioni autunnali dispensatrici di piogge anche al centronord, quando arriveranno??
Diciamo subito che nel medio termine l’evoluzione descritta potrebbe ulteriormente esasperarsi, con un ulteriore rafforzamento del jet stream in Atlantico, causa di una nuova potente distensione lungo i paralleli dell’anticiclone delle Azzorre.
fig.4
Come si evince dalla fig, la collocazione di un intenso nucleo del Vortice Polare verso la Scandinavia porrebbe le basi per un rafforzamento dell’anticiclone delle Azzorre, con valori elevatissimi della corrente a getto in Atlantico.
fig.5
Affinchè possa cambiare qualcosa tutta la configurazione descritta deve subire un’ondulazione capace di deviare il flusso atlantico verso il Mediterraneo; tale evoluzione è parzialmente prevsta nel lungo termine, verso la fine del mese.
fig.6
Il run ufficiale del modello americano e abbastanza cauto in tal senso, ma le ENS, ovvero il grafico spaghetti, evidenziano la possibilità che un’irruzione fredda di maggior portata possa avvenire a fine mese nel Mediterraneo.
fig.7
Per adesso però le grandi perturbazioni sono lontane, ma proprio in questi contesti che le regioni meridionali vedono i peggioramenti più intensi e, talvolta anche a carattere alluvionale, seguiremo le diverse evoluzioni.
fig.8
Ciao ciao