18-03-2018 - Salve a tutti, nuovo editoriale domenicale non molto diverso dal precedente, datato ormai una settimana; evoluzione atmosferica nel comparto europeo e mediterraneo sempre dinamicissima infatti, con le perturbazioni che si susseguono incalzanti, al ritmo di almeno 2-3 a settimana nelle nostre regioni.
Ecco l’ultima ancora in azione mentre di scrive ruotare attorno a un minimo al suolo centrato nel Tirreno settentrionale.
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In buona sostanza, stiamo ancora scontando gli effetti del poderoso warming stratosferico di metà Febbraio che, come da letteratura (Baldwin & Dunkerton, 2001), prevede che il Vortice Polare resti disturbato per 45-60 giorni a seguire e, come tale, aumentano le possibilità che alle medie latitudini giungano freddo e instabilità.
Ecco quindi il quadro europeo odierno, con un possente blocco altopressorio nel nord Atlantico che convoglia aria gelida nell’Europa centrale, fino all’Irlanda, dove ha nevicato anche nella capitae, Dublino, dopo le nevicate di Londra, Parigi, Berlino e ancora pi a est.
Una vera e propria irruzione di tipo “buranico” insomma per le regioni menzionate.
fig.2
Come annunciato da giorni in questa sede, l’aria gelida oltralpe non è destinata a raggiungere le regioni italiane o, perlomeno, non lo farà nella sua forma pura ma, da noi, giungerà comunque altra aria fredda dalla Scandinavia, che prenderà in carico quel che resta del nucleo gelido continentale, facendo comunque abbassare le temperature in maniera significativa nel territorio italiano per quasi tutta la prossima settimana.
fig.3
Come accennato si tratterà di aria artica a contributo continentale non più predominante, molto fredda come spesso capita in questi casi, in quota. La carta riportata di seguito evidenzia le temperature presenti a 5500 m circa di quota tra mercoledì e giovedì, con una lingua gelida di -30° C che si allunga dalla Scandinavia verso le nostre regioni.
fig.4
A seguire, a intermittenza, altri impulsi perturbati si getteranno nel nel Mediterraneo almeno fino a fine mese; ecco il successivo peggioramento giungere il prossimo week-end dal nord Atlantico.
fig.5
Ed ecco una nuova saccatura artica andare a disturbare, probabilmente, anche le vacanze di Pasqua, che la momento si preannunciano incerte dal punto di vista meteorologico, ma qui ci sono ancora molte riserve.
fig.6
Insomma, il trend non cambia, pressione alquanto elevata in Atlantico e saccature molto frequenti in Europa e nel Mediterraneo, ne avremo ancora per molti giorni, occorrerà aggiornarsi frequentemente.
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Ciao cia