15-10-2017 - Salve a tutti; aggiornamento domenicale con l’evoluzione meteorologica nel nostro continente che offre numerosi spunti di discussione.
Apriamo subito con la splendida immagine del satellite che illumina il vicino atlantico con luce radente sull’uragano Ophelia, ormai entrato completamente nel nostro ambito d’influenza e agganciato al flusso atlantico (fig.1)
fig.1
Come accennato in altri interventi, la peculiarità di tale uragano consiste nella possibilità che possa raggiungere le soste irlandesi mantenendo ancora un potenziale molto elevato, con venti >150 km/h che potrebbero impattare lungo le coste delle isole britanniche.
Approfondiremo tali aspetti ma, nel frattempo, in primo piano, ecco che in fig.1 appare la grande campana anticiclonica, che porterà, tra oggi e domani, lunedì, un vero scampolo estivo in molte regioni italiane, con temperature che potrebbero raggiungere 26-28° C in molte città del centrosud (e non solo forse).
Quello che però interessa in questa discussione è cosa potrebbe succedere dopo l’esplicarsi delle dinamiche descritte.
Già la prima perturbazione atlantica “post Ophelia” diciamo, potrebbe inaugurare, a partire dalla giornata di mercoledì, una nuova fase meteorologica nel Mediterraneo, con perturbazioni atlantiche in transito e peggioramenti che, localmente, potrebbero risultare anche di forte intensità.
fig.2
In fig.2 ecco inquadrato il primo peggioramento, abbastanza rapido, ma che proprio nelle regioni del nord-ovest, nel pomeriggio di mercoledì, potrebbe generare precipitazioni anche di una certa intensità, stante una certa resistenza all’avanzamento offerta dalla potente figura anticiclonica più a est, in fase di smantellamento.
A seguire, un secondo impulso perturbato si farebbe strada nella giornata di Domenica prossima, con una passaggio rapido anche in questo caso, ma capace di portare rovesci e temporali nelle regioni tirreniche (fig.3).
fig.3
Proseguendo nell’analisi del lungo termine, il modello americano si sbilancia nel prevedere l’arrivo di una nuova saccatura atlantica entro la fine mese (ipotesi ancora solo indicativa). Questa volta il peggioramento sarebbe molto più pesante e duraturo, con un affondo perturbato di forte intensità su tutte le regioni italiane (fig.4).
fig.4
Si tratterebbe quindi dell’arrivo delle piogge ben organizzate e abbondanti, ma sono solo ipotesi da confermare; quello che appare molto probabile ormai, è che la potente figura anticiclonica ora presente nel Mediterraneo inizierà a essere smantellata già da martedì, preparando l’arrivo di una prima perturbazione atlantica il giorno dopo e inaugurando, probabilmente, una nuova fase meteorologica più dinamica, con fine del caldo anomalo e l’arrivo delle piogge autunnali.
fig.5
Ciao ciao