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DOPO LA FASE CALDA EUROPA ORIENTALE E MEDITERRANEO POSSIBILI OBIETTIVI DI REITERATE IRRUZIONI FREDDE CONTINENTALI NEL MESE DI OTTOBRE

Posted on 03/10/2015 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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gfsnh-0-168 (3)

03-10-2015 - Salve a tutti; immancabile appuntamento pomeridiano con la discussione dei modelli. Evoluzione del tempo a scala emisferica sempre più entusiasmante quella prevista oggi, ricca di spunti discussione.

Iniziamo però dalla situazione attuale, che vede la presenza di una perturbazione a ovest dell’Italia, collocata ai margini del flusso Atlantico e in rapido transito nelle nostre regioni settentrionali (fig.1)………

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (8)

Il sistema frontale menzionato porterà un rapido ma incisivo peggioramento al nordovest, con temporali localmente anche forti nel golfo ligure in tarda serata e fenomeni sparsi nel resto del nord. Fenomeni più scarsi al centro e praticamente assenti al sud.

Successivamente, si andrà quindi affermando una poderosa rimonta anticiclonica a ovest dell’Italia, diretta verso nord. Nelle ultime elaborazioni comunque, la fase calda prevista sull’Italia ha subìto un ridimensionamento, mentre sempre più potente appare la spinta propulsiva verso l’Artico dell’anticiclone del nord Atlantico (fig.2).

fig.2

gfsnh-0-96 (2)

 

La fig.2 evidenzia la previsione per mercoledì mattina, con una spettacolare bilobazione del Vortice polare, diviso nel settore siberiano (LB)  e in quello canadese (LC). Il caldo appare invece relegato nelle estreme regioni meridionali. Nell’editoriale di ieri si era evidenziato come l’assetto emisferico descritto potesse generare evoluzioni prettamente invernali nel comparto europeo orientale, con risvolti nel Mediterraneo. Ebbene, è esattamente quello che prevede oggi il modello americano. Ecco infatti l’avvezione fredda continentale che prende le mosse nel bassopiano russo, a seguito delle reiterate (1 e 2) spinte dell’anticiclone di blocco in Atlantico (fig.3).

fig.3

gfsnh-0-168 (3)ltr

 

La fig.3 è molto ricca di spunti di discussione; si è già accennato al fatto che le pulsazioni dell’anticiclone di blocco verso il mar di Norvegia appaiano continue, sempre alimentate a ovest (n.2 in figura). Altro aspetto interessante è la presenta dello split aleutinico di un terzo lobo del Vortice Polare. Tale aspetto ben si correla con la circolazione atmosferica  tipologica prevista nel Pacifico in presenza di fenomeni tangibili di NINO invernale (fig.4, fonte NOAA).

fig.4

ElNino_US_conditions

 

Dalla fig.4, si vede bene come in presenza di NINO strong, la presenza di depressioni in sede aleutinica e il conseguente abbassamento del getto nel Pacifico siano contemplati, con possibile conseguente innesco di un treno d’onda in fase con la risalita del promontorio anticiclonico in Atlantico. Approfondiremo tali aspetti nei successivi editoriali.

Quello che invece appare più immediato con le attuali proiezioni, è la costante alimentazione fredda continentale nel settore europeo prevista per la seconda decade di Ottobre, con aria molto fredda per il periodo che si affaccia da nordest nel territorio italiano (fig.5).

fig.5

gfsnh-1-210

 

 

Davvero marcata appare nelle proiezioni attuali la tendenza all’affermazione di un campo altopressorio in Artico, con chiusura del flusso Atlantico, anche intorno la metà del mese, con nucleo depressionario ad alimentazione continentale che giunge nel Mediterraneo (fig.6).

fig.6

gfsnh-0-300 (3)

 

Al termine della emissione, il quadro termico a scala emisferica è davvero notevole, con il settore siberiano immerso in un imponente lago gelido, sia per estensione, sia per le termiche (fino a -24° C a 850 hPa in Yacuzia, fig.6).

fig.7

gfsnh-1-384 (1)

 

In sostanza, per quanto non si possano trarre conclusioni affrettate a scala stagionale, risulta davvero singolare il comportamento del Vortice Polare, alle prese con una prematura instabilizzazione autunnale, con il Mediterraneo che appare già come possibile obiettivo di avvezioni fredde di origine continentali.

 

Ciao ciao

 

 

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