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COLATA GELIDA IN ARRIVO NELL’EST EUROPEO: INTERAZIONE NEL MEDITERRANEO CON DEPRESSIONI ATLANTICHE, MALTEMPO E FREDDO

Posted on 04/10/2015 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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gfsnh-0-276 (1)

04-10-2015 - Salve a tutti, flash serale sui modelli, per seguire l’evoluzione di questo interessantissimo Ottobre, funestato purtroppo da tragedie come quella della Costa Azzurra. Un evento questo assolutamente localizzato, se si considera il fatto che, come descritto nel precedente editoriale, nella vicina Liguria le piogge sono state diffuse ma assolutamente tollerabili per un territorio abituato a ben altre precipitazioni.

La perturbazione responsabile del peggioramento descritto si è comunque ormai allontanata verso est, perdendo potenza. La fase meteorologica successiva, nel frattempo, è già in atto nello scacchiere europeo. La poderosa spinta anticiclonica verso nord dell’anticiclone con radici addirittura africane è già visibile dalle immagini satellitari (fig.1).

fig.1

D2u

 

L’azione meridiana, ben visibile al centro della fig.1, condurrà nell’arco di 72 h, a una maestosa colata artica nel bassopiano russo, che potrebbe avere quasi caratteri di eccezionalità per il periodo (fig.2).

fig.2

 

Recm1682

Gli spaghetti di Mosca sono davvero impressionanti nella loro compattezza e anomalia termica negativa per il periodo menzionato (fig.3).

fig.3

MT8_Moskau_ens

 

Le interazioni che tale colata potrà avere con le sorti del tempo mediterraneo sono ancora dubbie; sicuramente ne avverrà un piccola parte (molto piccola) nella penisola italiana, ma tuttavia sufficiente a far scendere ancora le temperature al nord e a innescare instabilità per contrasto con depressioni Atlantiche “spillate” dal blocco anticiclonico. Splendido omega blocking da manuale nella emissione americana del mattino, dove c’è interazione tra gli impulsi perturbati Atlantici e l’aria fredda continentale russa (fig.4).

fig.4

 

gfsnh-0-276 (1)

 

Insomma, non arriverà il gelo da noi (siamo a Ottobre), ma la configurazione che si verrà a creare potrà instabilizzare le condizioni atmosferiche del Mediterraneo e generare figure depressionarie che potrebbero interagire con spifferi freddi continentali, con arrivo della prima neve sui rilievi alpini e appenninici, nel primo caso a quote medie.

Ciao ciao

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