22-02-2018 - Salve a tutti, rapido e fenomenale editoriale, non tanto per la qualità dello stesso quanto per i contenuti che, giorno dopo giorno, assumono i caratteri dell’eccezionalità.
Va detto che non tutti i modelli sono concordi nei dettagli, anche molto significativi, in merito alle dinamiche meteorologiche previste.
Tutti i modelli prevedono però la formazione, in queste ore e il successivo distacco di u nucleo gelido siberiano dal settore uralico diretto verso le regioni europee.
Almeno due modelli, canadese ed europeo (quest’ultimo considerato generalmente il più affidabile) vedono una parte consistente del nucleo gelido dirigersi proprio verso l’Italia, con una spettacolare continuazione a rientrare dal Rodano.
Ecco a sole 96 h il modello europeo che indica l’arrivo del nucleo in quota proprio al nord.
fig.1
Impianto barico spettacolare e temperature in picchiata nelle regioni italiane, praticamente tutte entro mercoledì.
fig.2
A seguire, dopo una deriva occidentale, spinto dalle correnti antizonali, il nucleo gelido rientra nel Mediterraneo dal Rodano, meno freddo comunque, con uno spettacolare peggioramento e con tanto di minimo al suolo <980 hPa.
fig.3
In questa fase, si conferma la possibilità di un’intensa nevicata anche in pianura nelle regioni settentrionali, da confermare.
Assolutamente epica l’emissione del modello canadese, con TUTTO il corpo gelido siberiano che si tuffa nel Mediterraneo, attivando contrasti di estrema intensità.
fig.5
Pazzesca la prosecuzione della saccatura mostrata, con uno split dell’appendice del lobo siberiano proprio nel Mediterraneo e con neve in pianura anche nelle regioni tirreniche.
fig.6
Insomma, anche i più scettici dovranno ammettere che si è di fronte a un evento eccezionale, comunque di grande portata; sicuramente non tutte le regioni italiane potranno essere colpite, specialmente in contemporanea, ma in ogni caso assisteremo eventi a scala europea che faranno parlare parecchio del tempo nei prossimi 7-10 giorni.
fig.7
Ciao ciao
C