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  • BRUTALE CAMBIO DI CIRCOLAZIONE ALLE PORTE NEL MEDITERRANEO: IN ARRIVO FORTI TEMPORALI, VENTI SOSTENUTI E DRASTICO ABBASSAMENTO DELLE TEMPERATURE SU TUTTE LE REGIONI, ECCO LA SECONDA BURRASCA ATLANTICA

BRUTALE CAMBIO DI CIRCOLAZIONE ALLE PORTE NEL MEDITERRANEO: IN ARRIVO FORTI TEMPORALI, VENTI SOSTENUTI E DRASTICO ABBASSAMENTO DELLE TEMPERATURE SU TUTTE LE REGIONI, ECCO LA SECONDA BURRASCA ATLANTICA

Posted on 23/07/2017 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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23-07-2017 - Salve a tutti; aggiornamento domenicale, alle porte di un importante peggioramento del tempo nel Mediterraneo centrale e, in particolare nelle regioni italiane.

Occorre precisare che il termine peggioramento, in piena estate, non significa necessariamente piogge copiose e diffuse ovunque, quanto radicale cambio di circolazione, con innesco di temporali anche di forte intensità, ma con distribuzione disomogenea, notevole rinforzo dei venti e brusca diminuzione delle temperature su tutte le regioni italiane.

La descrizione riportata sopra rappresenta un buon riassunto di quanto si appresta ad accadere nelle nostre regioni, ma necessita ovviamente di molte precisazioni. Iniziamo quindi a descrivere la situazione attuale, partendo dalla spettacolare immagine satellitare (fig.1).

fig.1

MET10_RGBNatColour_CentralEurope_20170723090000

Dalla immagine satellitare emergono già alcuni aspetti salienti del tempo dei prossimi giorni:

1) La depressione britannica ha compiuto passi avanti notevoli e si appresta ad affondare verso il Mediterraneo, trovando un punto di debolezza tra l’anticiclone delle Azzorre che risale verso nord in Atlantico e quello africano che viene spinto verso est

2) L’anticiclone africano, sempre molto potente in questa estate 2017, convoglia aria molto calda verso le nostre regioni centromeridionali, preparando inevitabilmente il “terreno” all’attivazione di contrasti termo igrometrici anche violenti nel Mediterraneo

3) Aria fredda di origine continentale viene richiamata verso la depressione atlantica da bassopiano russo dall’isolamento della seconda dal flusso atlantico.

Sulla base di quanto esposto, i primi contrasti risultato già attivi al momento della stesura del presente editoriale, con fenomeni temporaleschi nell’estremo nordest e un secondo corpo nuvoloso che conduce aria caldo umida verso le regioni settentrionali dal Mediterraneo (fig.2).

fig.2

sat_new_ireu (1)

 

Ed ecco quindi, che lunedì mattina, l’ulteriore elevazione dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico rende ancora più netto l’isolamento della goccia fredda europea e consente il suo affondo in pieno Mediterraneo (fig.3).

fig.3

Rtavn241 (1)

Inevitabile l’attivazione di numerosi focolai temporaleschi nel nord Italia, più diffusi e intensi nelle prealpi centro orientali, ma con temporali probabili anche su Liguria e Toscana, qui soprattutto nel tardo pomeriggio (fig.4).

fig.4

hrrr (11)

Una volta attivata la discesa fredda Atlantica nel Mediterraneo, l’ondulazione meridiana tenderà a esasperarsi nelle successive 36 h, con l’arrivo di nuclei freddi in quota di origine Atlantica nel Mediterraneo e con i temporali che prendono possesso anche delle regioni centrali nella giornata di martedì (fig.5).

fig.5

hrrr (3)

 

Successivamente, nella prima parte di mercoledì, la penetrazione della saccatura meridiana, alimentata anche aria fredda di origine continentale, dovrebbe raggiungere il massimo, con un vero e proprio nucleo depressionario in transito lungo la dorsale appenninica (fig.6).

fig.6

Recm721 (3)

 

Il maltempo, in tale contesto, dovrebbe estendersi a molte regioni italiane, iniziando dal nord, con temporali anche forti in discesa lungo l’Adriatico (fig.7).

fig.7

hrrr (2)

 

Continuando quindi nel centrosud, con diffusa instabilità e fenomeni anche di forte intensità che dalle regioni interne tenderanno a spostarsi verso quelle adriatiche in giornata (fig.7)

fig.7

hrrr (4)

 

Una importante precisazione riguardante l’evoluzione descritta è che la direttrice degli affondi perturbati dovrebbe risultare maggiormente occidentale rispetto alla precedente (prima “burrasca atlantica”) e, pertanto, le fenomenologie potranno interessare anche le regioni tirreniche, sebbene in forma più rapida e sotto forma di strutture  frontali, meno legate al riscaldamento termo convettivo diurno.

Le temperature, in tale contesto, dovrebbero diminuire in maniera sostanziale su tutte le regioni, con scarti brutali al sud, dove si potrebbero raggiungere i 10-15° C di differenza rispetto agli elevati valori attuali.

fig.9

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Per un rialzo tangibile delle temperature stesse occorrerà quindi attendere a giornata di venerdì, quando una nuova struttura anticiclonica potrebbe avanzare graduaLmente verso le regioni italiane. per adesso però, instabilità, venti forti e molto più fresco.

Ciao ciao

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