23-12-2017 - Salve a tutti, nuovo aggiornamento pre festivo, per guardare al tempo di questi giorni, caratterizzati da spostamenti molto frequenti e grande ansia meteorologica e fornire come sempre uno sguardo al futuro.
Diciamo subito che nell’immediato le notizie sono buone per chi vuole viaggiare tranquillo, molto meno per gli amanti delle fenomenologie meteorologiche ma in particolare del freddo e della neve, sebbene dopo Natale un deciso quanto temporaneo cambiamento delle attuali condizioni sia ormai molto probabile.
Partiamo dalla condizione attuale, che vede la graduale ma sempre più decisa affermazione di un campo altopressorio alquanto robusto nel Mediterraneo.
fig.1
Tale figura raggiungerà la massima estensione nel nostro territorio nelle prossime 36 h, proprio fino alla notte di Natale, quando i massimi barici saranno collocati proprio sopra le nostre teste.
fig.2
Oggi e domani quindi, giorno 24, temperature in aumento e ampio soleggiamento su tutte le nostre regioni quindi, con l’unica incognita della nebbia in pianura Padana, sempre probabile in questi casi.
Per il resto, in montagna e al mare, la Vigilia di Natale sarà una splendida giornata, calda e soleggiata, con temperature generalmente sopra media nelle regioni peninsulari, più basse nelle aree soggette e nebbie.
Come accennato ieri nel precedente editoriale, proprio nella giornata di Natale il tempo inizierà però a cambiare a partire dalle regioni più occidentali e l’alta pressione, così come era arrivata, andrà via incalzata da un flusso atlantico alquanto sostenuto.
Tale fase meteorologica (atlantica) diverrà sempre più marcata e perturbata fino ai giorni 27-28 Dicembre, quando un vero e proprio passaggio perturbato piuttosto intenso transiterà nelle nostre regioni da nord sud (fig.3).
fig.3
Come si vede dalla fig.3, l’ondulazione del getto polare non sarà particolarmente ampia (linea tratteggiata), il flusso resterà quindi teso e, per tale motivo, il peggioramento si risolverà abbastanza rapidamente, ma il suo passaggio sarà avvertito molto bene, con un intenso nucleo freddo in quota supportato da un profondo minimo al suolo di 987 hPa (fig.4).
fig.4
Come si vede dalla fig.4 l’entrata de nucleo gelido (fino a -30 C in quota, a 5500 m) sarà in grado di generare una fase di intenso maltempo nelle regioni centrali e in parte anche al nordest tra il pomeriggio del 27 e la mattina del 28.
In quest’ultima fase, il giorno 28, le temperature scenderanno in maniera abbastanza decisa su tutte le regioni e sono attese nevicate anche a quote relativamente basse 600-800 m) in Appennino centrale, in Romagna e nella Sardegna occidentale.
fig.5
Insomma un peggioramento davvero incisivo, che ci porterà una parentesi invernale in alcune regioni.
Cosa succederà a seguire??
Ebbene, viene confermato un graduale ricompattamento del VP per la fine di Dicembre, ma gli impulsi Atlantici continueranno a giungere nel Mediterraneo fino a Capodanno, sebbene con intensità e durata probabilmente in attenuazione.
Resta ancora da verificare cosa accadrà esattamente al Vortice Polare nel mese di Gennaio; per adesso appare evidente, dalle previsioni per i prossimi 15 giorni, un deciso aumento delle velocità zonali, come evidenziato in fig.6, con relativa chiusura della struttura del VP alle quote stratosferiche; quanto e come tale compattamento si trasferirà alle quote inferiori non è dato sapere con certezza, aggiorneremo in merito.
fig.6
Per adesso comunque, ci attende un peggioramento abbastanza deciso dopo Natale, attendiamo sviluppi.
Ciao ciao
Grazie, Ilario, per le informazioni che condividi! Buon Natale e buone feste!
perdona il ritardo,buona prosecuzione delle festiività