Salve a tutti, editoriale molto rapido per salutare gli appassionati ma, soprattutto, per discutere della evoluzione immediata e nel lungo termine della evoluzione meteorologica alle nostre latitudini, in un contesto sempre più interessante per le nostre vicende.
In arrivo una forte perturbazione nel Mediterraneo, accompagnata da un flusso atlantico molto teso, proveniente direttamente dalla Groenlandia e annunciato da giorni in questa sede.
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Già oggi nevicate diffuse, esattamente come da previsione, hanno interessato il nord Italia, ne abbiamo riportato ampiamente la cronaca, con parecchi capoluoghi del nord sotto la neve.
Ma un nuovo peggioramento è alle porte, come accennato e potrebbe essere ancora neve per tutta la mattinata al nord, ecco la previsione tra le 4 e le 7.
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Ecco quella tra le 7 e le 10.
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Come si vede, sussiste ancora la possibilità di nevicate in pianura tra Piemonte, Lombardia e Veneto, soprattutto settori a nord del Po. Occhi puntati sui lampioni stanotte in queste regioni.
Ma dopo le nevicate giungeranno i rovesci, le grandinate e i venti molto forti al centrosud, lungo tutta la penisola. Ecco il nucleo depressionario previsto dal modello americano per il pomeriggio di domani.
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Ben 978 hPa il minimo al suolo in Adriatico, con un nocciolo freddo in quota di -25 C a 500 hPa (5200 m) !!!!!!
I fenomeni non mancheranno, saranno possibili quindi rovesci anche forti, grandinate appunto e venti che, in virtù del marcato gradiente barico, potranno superare i 100 km/h nei mari occidentali italiani, tesi ovest nord ovest.
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Ma non sarà finita qui; l vortice depressionario, scendendo lungo l’Adriatico, seppur indebolito, richiamerà comunque aria fredda dai Balcani, generando nevicate sui rilievi appenninici nella notte tra venerdì e sabato fino a 600-800 m, per concludere in maniera degna il peggioramento.
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E dopo, cosa accadrà??
Ebbene, un periodo di calma meteorologica sarà prevedibile, con 4-5 giorni di sole e temperature miti; ma già dal successivo week-end, alle porte del Natale, il modello europeo riporta il maltempo, anche intenso nel Mediterraneo, con una profonda depressione sull’Italia e un vortice polare alquanto disgregato.
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Una simile disposizione aprirebbe le porte a un flusso gelido dalla scandinavia verso le medie latitudini con riflessi molto interessanti. Nel frattempo, il vortice polare mostra segnali di una possibile bilobazione alle quote stratosferiche, altro tassello che condurrebbe a ipotizzare una festività natalizia sempre più fredda e perturbata.
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Insomma, tutta la seguire questa evoluzione, nel frattempo pronti per la tempesta di Santa Lucia.
Ciao ciao