20-03-2014 – Salve a tutti, un’altra giornata complessivamente soleggiata attende le regioni italiane, ovvero venerdì, anche se la nuvolosità ha già iniziato a far breccia da ovest, in coincidenza con un lieve cedimento dell’alta pressione. Già da sabato però, una perturbazione Atlantica, correlata al flusso ora ben visibile sulla Manica, entrerà nel bacino del Mediterraneo, apportando piogge diffuse sabato sera e domenica su molte regioni, con una “coda” perturbata anche nei primi giorni della prossima settimana.
L’immagine in movimento dal satellite evidenzia bene la grande struttura perturbata in Atlantico, correlata alla grande depressione islandese.
Tale disposizione è ben visibile anche dalla collocazione attuale della corrente a getto in Atlantico:
Nei prossimi giorni il jet stream entrerà deciso nel Mediterraneo, con un ondulazione di Rossby piuttosto pronunciata, innescando una fase di maltempo piuttosto prolungata; ecco la stessa carta nella giornata domenica, evidente la differenza, saccatura pronunciata nel Mediterrano:
Il peggioramento inizierà già sabato pomeriggio, come dicevamo, l’affondo per sabato sera vede già coinvolte le regioni settentrionali:
Di pari passo le precipitazioni previste sono già piuttosto intense nel settore alpino e ligure già in serata, possibili temporali nell’arco ligure e alta Toscana.
L’affondo proseguirà secondo una direttrice nordovest-sudest, interessando gradualmente tutte le regioni centrali, con correnti da libeccio nel Tirreno apportatrici di piogge e temporali piuttosto diffusi su quasi tutte le regioni tirreniche e al nordest, con un minimo depressionario sottovento alle Alpi; ecco la situazione a metà giornata domenica.
Sebbene l’affondo non sia correlato a una marcata ondulazione Artica e a un riassetto del Vortice Polare troposferico, sempre molto compatto, le temperature potranno comunque scendere di molti gradi, specialmente al nord, a causa dell’affondo di un nocciolo freddo in quota (500 hPa) e di termiche decenti a 850 hPa. Possibile fase di maltempo piuttosto pronunciato nei settori interni delle regioni centrali nella notte tra domenica e lunedì.
Ecco quindi che il peggioramento sarà accompagnato, oltre che da piogge e temporali, dal ritorno della neve sulle Alpi a quote comprese intorno i 700-800 m e in Appennino intorno 800-1000 m entro lunedì mattina. La carta delle precipitazioni previste per la giornata di domenica depone a favore delle nevicate per Alpi orientali e Appennino centrosettentrionale, una bella burrasca Atlantica.
Insomma, la primavera mostra il suo lato più instabile; niente di violento, ma le fenomenologie previste potranno regalare agli appassionati qualche momento di dinamicità atmosferica e guastare la domenica a molti villeggianti del centronord.