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  • ARIA FREDDA ALLE PORTE DEL MEDITERRANEO. DA SABATO MATTINA, VENTO FORTE, TEMPORALI E NEVE QUASI FINO ALLA COSTA SUL EMDIO ADRIATICO E AL SUD, POI A GENNAIO NUOVE INCURSIONI ARTICHE POTREBBERO GIUNGERE NEL MEDITERRANEO

ARIA FREDDA ALLE PORTE DEL MEDITERRANEO. DA SABATO MATTINA, VENTO FORTE, TEMPORALI E NEVE QUASI FINO ALLA COSTA SUL EMDIO ADRIATICO E AL SUD, POI A GENNAIO NUOVE INCURSIONI ARTICHE POTREBBERO GIUNGERE NEL MEDITERRANEO

Posted on 27/12/2019 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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27-12-2019 – Salve a tutti, editoriale della sera in coda a quello del mattino, secondo una consolidata consuetudine, che vede aggiornamenti continui nel periodo invernale natalizio, quando più l’appassionato vuole sapere cosa accadrà. Questo avrebbe voluto lo scrivente che ci fosse a suo tempo, quando guardava il cielo al pomeriggio, in attesa talvolta impaziente delle brevi previsioni serali alla televisione.

Ma ora non è così e, pertanto, vediamo cosa sta accadendo nei cieli europei e cosa accadrà in futuro…

Circolazione atmosferica che sta cambiando nello scacchiere europeo; le correnti stanno già orientandosi sempre più dai quadranti settentrionali, ruotando in senso orario e, già dalla mattinata di domani, saranno nettamente da nord est, pronte a convogliare aria molto fredda dai Balcani.

fig.1

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La ricostruzione grafica a scala più ampia evidenzia bene come il promontorio azzorriano altopressorio stia spingendo verso nord, giungendo fino alla Scandinavia, inviando per contraltare aria molto fredda verso il Mediterraneo centrale.

fig.2

 

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L’aria fredda a matrice artico continentale è quindi alle porte della penisola e, già domani mattina, sentiremo distintamente un’aria più frizzante, anche piacevole in molte regioni, a iniziare da quelle adriatiche.

L’acme della penetrazione dell’aria fredda avverrà nella tarda serata di domani Sabato, con temperature prettamente invernale, molto rigide a 850 hPa (1500 m) su buona arte della penisola, con la -6 C che entra bene nel nostro territorio.

fig.3

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Come accennato nei precedenti editoriali, il tutto sarà accompagnato da venti in notevole rinforzo di Bora, che renderanno il freddo ancora più pungente.

Ma non mancheranno altri fenomeni a carattere precipitativo in molte regioni; rovesci anche a sfondo temporalesco interesseranno inizialmente le regioni centrali adriatiche a partire dalle Marche e poi su quasi tutto il sud, in particolare le regioni ioniche, dove i contrasti tra aria fredda presente a tutte le quote e mare ancora tiepido potranno innescare qualche temporale di una certa intensità.

A corredo di tutta l’evoluzione ci saranno quindi le nevicate, anche a quote molto basse, localmente fino alla costa, dove però non sono previsti accumuli.

Ecco la neve al suolo prevista dal modello europeo Domenica sera, al termine dell’ondata di freddo, neve su tutti i rilievi anche collinari delle regioni centrali adriatiche e al sud, fino alla Sicilia settentrionale.

fig.4

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Non sarà quindi un’irruzione fredda a carattere eccezionale, non si dovrebbero riscontrare particolari disagi, ma il freddo si farà sentire davvero e, per adesso, è la prima a matrice prettamente continentale quest’anno.

Inoltre, come accennato nel precedente editoriale, fino a Capodanno nelle estreme regioni meridionali il tempo resterà instabile e freddo, con temperature globalmente sottomedia nelle regioni del basso Adriatico e Ionio per molti giorni.

A seguire, gli ultimi aggiornamenti pongono come possibile, dopo alcuni giorni prettamente anticiclonici, l’arrivo di correnti perturbate da nord nord ovest con impulsi da nord che potrebbero scendere di latitudine al bordo dell’anticiclone delle Azzorre

fig.5

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Il tutto al bordo di un VP molto compatto, ma che potrebbe favorire la dinamica descritta grazie allo spostamento del centro di massa principale dal Canada verso la Siberia, ni accordo con quanto previsto in stratosfera.

fig.6

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Insomma, al momento occorre accontentarsi, ma l’inverno è tutto aperto e qualche soddisfazione potremmo togliercela subito.

fig.7

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Ciao ciao

 

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