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ANTICICLONI MEDITERRANEI SEMPRE PIU’ FORTI NEI PROSSIMI GIORNI, MA E’ SEMPRE PIU’ INCISIVA E DESTABILIZZANTE L’AZIONE STRATOSFERICA, ANALISI COMPARATA MODELLI

Posted on 25/01/2016 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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ecmwf10f240

24-01-2016 – Salve a tutti, eccoci di nuovo insieme, per un’ampia discussione su quanto presentato dai modelli odierni. Ben poco direte voi, cari meteo appassionati e, in effetti, il quadro meteorologico che si prospetta per i prossimi giorni (ma anche per quelli successivi) è alquanto monotono. Ovvero, nel Mediterraneo è prevista l’affermazione continua e reiterata di robuste alte pressione a contributo ibrido subtropicale marittimo e continentale africano. La prima rimonta altopressoria è già in atto, con una visione dal satellite che ricorda molto quella vista a Dicembre: alta pressione, cieli sereni e nubi basse nel Tirreno settentrionale (fig.1)….

fig.1………………..

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (3)

 

Partendo da questa constatazione, vediamo di articolare maggiormente l’analisi dei modelli. Innanzitutto, come accennato, anche nei prossimi giorni l’alta pressione verrà riproposta continuamente nei cieli del Mediterraneo, fino a giungere, a inizio Febbraio, a un quadro a scala emisferica, ma soprattutto europea, che potrebbe essere definito l’emblema della zonalità (fig.2).

fig.2

gfsnh-0-180

 

Dalla fig.2 si vede bene come, al di sotto del 50° parallelo, (oltre la barriera alpina) sia presente un robusto campo anticiclonico, mentre al di sopra, nel nord Europa, siano presenti correnti perturbate molto intense, legate la un nucleo molto vasto del VP. In mezzo scorre, velocissimo, il fiume d’aria della corrente a getto polare che, nella media e bassa troposfera, ha come conseguenza la genesi di correnti occidentali molto intense su cui scorrono. a loro volta, treni di perturbazioni Atlantiche cariche di pioggia e neve (nella penisola scandinava).

Tale quadro è poco confortante per gli amanti del freddo e della neve del mediterraneo. Confrontiamo ora la fig.2 con la previsione per OGGI (25 Gennaio) alle quote stratosferiche (30 km) del modello europeo (fig.3).

fig.3

ecmwf10f24

 

 

Le similitudini sono evidenti, con il “core” del VPS collocato a nord della Scandinavia e il settore caratterizzato dal maggiori velocità zonali, coincidente con la fig.2. L’influenza degli eventi stratosferici appare quindi evidente con quanto accade ai piani inferiori, in troposfera, con un “gap”, un ritardo, di qualche giorno. Analizziamo ora, quanto previsto in stratosfera dal modello europeo per i primi di Febbraio, con la carta relativa al giorno 3 Febbraio (fig.4)

fig.4

ecmwf10f240

 

 

Davvero notevole la “torsione” subita dalla struttura del VPS, schiacciata ai lati dall’azione degli anticicloni stratosferici, con l’asse della saccatura diretto proprio verso il Mediterraneo.

Cosa significa tutto ciò??

Diciamo subito che non è detto che quanto visto in stratosfera si ripercuota allo stesso modo alle quote inferiori, ma è probabile che una modifica sostanziale anche nell’assetto del VPT, il Vortice Polare in troposfera, possa avvenire ed essere inquadrata dai modelli nei prossimi giorni come conseguenza, con un ritardo di alcuni giorni, delle vicende stratosferiche. Da sottolineare come la propagazione verso il basso nella stessa stratosfera, dell’assetto mostrato in fig.4 sia già presente nelle previsioni attuali; ecco il quadro a 30 hPa (23 km).

fig.5

ecmwf30f240

 

Quanto, di tale evoluzione, viene proposto dai modelli in troposfera, quindi ancora più in basso, attualmente nel lungo termine??

Non molto in realtà sebbene, a ben guardare, alcuni elementi sono presenti nelle carte previste dal modello americano per la fine prima decade di Febbraio (fig.6).

fig.6

 

gfsnh-0-348 (1)

 

Un certo stiramento del nucleo siberiano è infatti presente, di concerto con la cellula altopressoria aleutinica, mentre c’è un abbozzo di blocco in Atlantico.

A seguire inoltre, compare sempre più intenso il poderoso warming a inizio Febbraio, con la spinta aleutinica che tende a smembrare il VPS, secondo quanto  illustrato nel dettaglio nell’editoriale di ieri, a cui si rimanda.

NH_HGT_10mb_384 (1)

 

Insomma, per gli amanti della meteorologia e delle previsioni a tutto campo le carte presentano molti aspetti interessanti; ovviamente, la stagione invernale resta fortemente deficitaria in molte regioni, ma ormai ciò appartiene al passato, l’analisi riguarda quello che potrà essere il finale dell’inverno, che presenta molte interessanti prospettive.

Ciao ciao

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