27-05-2015 – Salve a tutti, ancora instabilità nelle regioni peninsulari italiane, esattamente come previsto nell’ultimo editoriale. Le correnti fresche da nordest nei bassi strati hanno infatti generato un esteso sviluppo cumuliforme lungo la dorsale appenninica, con genesi di temporali in spostamento verso le regioni tirreniche nelle prime ore del pomeriggio (fig.1)
fig.1
Anche la capitale, Roma, ha visto il suo temporale di origine convettiva appenninica, favorito nel suo sviluppo dalla presenza di aria piuttosto fresca in quota ed è stata interessata da piogge piuttosto intense e diffuse nelle prime ore del pomeriggio (fig.2,3,4,5)
- Fulminazioni Italia ore 16:00
- Satellite Italia ore 16:00
- Radar centrali ore 16:00
- Temperature Italia
Altri temporali hanno raggiunto le coste del Lazio e della Campania, sottovento alle correnti balcaniche, mentre instabilità diffusa ha interessato tutta la dorsale appenninica con temperature piuttosto basse per il periodo.
Nei prossimi giorni l’instabilità in atto si attenuerà rapidamente, per far posto all’affermazione di un’area altopressoria nel Mediterraneo, propaggine orientale dell’anticiclone delle Azzorre (fig.6).
fig.6
Come si vede dalla fig.6, le correnti perturbate atlantiche si manterranno piuttosto alte di latitudine, con il jet stream caratterizzato da ondulazioni di scarsa ampiezza in regime zonale, situazione inversa rispetto a quanto visto nei giorni appena trascorsi (fig.7).
fig.7
L’evoluzione descritta vedrà comunque la presenza di lievi disturbi nei settori alpini, ai margini del flusso perturbato atlantico, ma nel complesso anche le festività del ponte del 2 Giugno potrebbero trascorrere con clima caldo e soleggiato su quasi tutte le regioni italiane.
In tale contesto, a seguire, l’anticiclone azzorriano tenderà a spingere sempre più verso l’area scandinava, realizzando un ponte altopressorio che dovrebbe riuscire a proteggere anche le regioni mediterranee (fig.8).
fig.8
L’eccessivo sbilanciamento della struttura altopressoria esporrà però le regioni centrali del Mediterraneo all’influenza di nuclei instabili di origine artica, come visualizzato sempre in fig.8. Tale dinamica potrebbe innescare un nuovo periodo instabile proprio nelle nostre regioni, grazi a contributi freddi da nord e/o nordest, andando a costituire un’alternanza di periodi instabili e freschi con altri più caldi e soleggiati che sembra essere la chiave di lettura della stagione in corso (fig.9).
fig.9
Nel complesso la stagione primaverile in essere sembra avviarsi sui binari della normalità, senza lunghi periodi caldi ne troppo perturbati, ma con una buona dinamicità complessiva.
Ciao ciao