05-05-2018 – Salve a tutti, editoriale primaverile dopo un lungo periodo di assenza (seguite comunque gli aggiornamenti quotidiani nella pagina facebook dedicata al sito).
Riprendiamo quindi con maggiore frequenza gli editoriali, analizzando un periodo che sta seguendo nel complesso le dinamiche classiche della prima parte di Maggio; ovvero, temperature gradevoli ma anche molta instabilità, soprattutto pomeridiana.
L’animazione satellitare evidenzia infatti la presenza di una circolazione depressionaria nel Mediterraneo centrale, bloccata alle nostre latitudini da un potente anticiclone nel centro Europa, propaggine orientale di quello delle Azzorre.
fig.1
Ogniqualvolta l’anticiclone delle Azzorre di distende verso nord est, nel semestre caldo, l’atmosfera nel Mediterraneo si instabilizza, grazie all’afflusso di aria relativamente più fresca in arrivo dai Balcani ma, soprattutto, in virtù della costante presenza di valori medi di pressione piuttosto bassi, con vortici depressionari praticamente bloccati per giorni nei nostri mari.
In tale contesto, i fenomeni tendono maggiormente a concentrarsi temporalmente nelle ore pomeridiane più calde e a localizzarsi, nella loro distribuzione, nelle aree interne, spostandosi poi lungo il percorso delle correnti dominanti.
E’ quanto sta accadendo, in sostanza, nelle regioni centrali ad esempio dove, dopo giorni di piogge nel versante adriatico, con l’indebolimento del vortice e la trasformazione dei fenomeni da frontali (perturbazione) a termo convettivi (temporali pomeridiani), le piogge stanno nuovamente colpendo le regioni tirreniche al pomeriggio con rovesci in arrivo dall’Appennino.
fig.3
Quale sarà l’evoluzione a seguire nei prossimi giorni??
Ebbene, nonostante una temporanea tendenza a un rafforzamento del campo di alta pressione verso sud, in direzione del Mediterraneo, l’instabilità tenderà a permanere nelle nostre regioni, sempre in forma sparsa ma sempre più diffusa nelle ore pomeridiane; ecco le previsioni per la giornata di Domenica.
fig.3
Come si vede dalla fig.3, una lunga teoria di rovesci, anche a sfondo temporalesco, dovrebbe formarsi lungo l’Appennino centrale, destinati poi ad essere trasportati dalle correnti in quota verso le regioni tirreniche.
L’evoluzione mostrata potrebbe proseguire per molti giorni, come mostra il modello europeo, che evidenzia una recrudescenza dell’instabilità intorno martedì, con nuovi rovesci e temporali a spasso per la penisola sotto l’azione di un afflusso fresco nord orientale.
fig.4
Nel medio termine, secondo un’alternanza ben scandita tra fasi più soleggiate e altre più instabili, il modello americano propone un nuovo affondo perturbato atlantico, con genesi di una nuova goccia fredda nel week end e riapertura di un ciclo instabile nelle regioni italiane.
fig.4
Insomma, una primavera a tratti instabile e, se vogliamo, abbastanza classica nel suo genere, soprattutto nella prima parte di Maggio, periodo ancora sensibile a influenze perturbate provenienti da latitudini più elevate.
fig.6
Ciao ciao