20-04-2015 - Salve a tutti, sempre più interessante l’evoluzione mostrata dai modelli odierni per la fine del mese di Aprile e la prima parte di Maggio per le regioni mediterranee. Infatti, dopo alcune giornate di sostanziale stabilità atmosferica e belle giornate nel territorio italiano, gli ultimi giorni del mese in corso potrebbero inaugurare l’arrivo di una lungo periodo di instabilità atmosferica in area mediterranea.
In tal senso, a scala emisferica l’assetto barico del Vortice Polare alle quote troposferiche inizierà a subire profonde modifiche molto presto, nei prossimi giorni, con una poderosa spinta congiunta da parte dell’anticiclone aleutinico e azzorriano nell’Artico canadese, fino a generare un vero displacement del VPT stesso nel settore euroasiatico (fig.1)
fig.1
Inizialmente, l’evoluzione mostrata, sebbene molto incisiva, non comporterà particolari conseguenze in area mediterranea; successivamente, proprio gli ultimi giorni del mese, una nuova spinta dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico potrebbe dirottare il nucleo principale del VPT stazionante nell’Artico russo proprio verso l’Europa centrale, con genesi di una saccatura allungata anche verso le regioni mediterranee (fig.2)
fig.2
La spinta della saccatura artica evidenziata in fig.2 non potrà avere la penetrazione tipica dei mesi invernali verso le medie latitudini, ma la parte terminale della vistosa ondulazione meridiana sembra comunque in grado di colpire intensamente le regioni settentrionali, con temporali anche di forte intensità al nord nel periodo tra il 29 e il 30 Aprile (fig.3).
fig.3
Davvero peculiare quanto mostrato nelle odierne emissioni del modello americano per il periodo menzionato. In effetti, a seguire, proprio nel periodo del ponte del primo Maggio un nuovo peggioramento, addirittura di stampo simil autunnale, potrebbe giungere nel seguito della prima saccatura, con nuove piogge e temporali su molte regioni italiane (fig.4)
fig.4
Vortice Polare molto sbilanciato nel comparto europeo per i primi di Maggio e cavo d’onda della ondulazione di Rossby perennemente centrato sull’Italia, con impulsi intermittenti in arrivo nel Mediterraneo centrale. Anche nel finale della emissione del modello americano disposizione generale del VPT non sembra voler cambiare molto, con saccature dal nord Atlantico sempre caratterizzate da asse centrato nelle regioni mediterranee (fig.5)
fig.5
Nel complesso quindi, l’aspetto maggiormente interessante che emerge dalle emissioni odierne è la collocazione della direttrice delle saccature fredde previste in seguito al terremoto barico in Artico previsto nel breve termine, fatto questo ormai molto probabile. Le regioni italiane, in tal senso potrebbero diventare una delle mete privilegiate degli affondi artici a partire dalla fine del mese di Aprile, con la stagione primaverile che subirebbe una brusca sterzata verso il fresco e l’instabilità ; verificheremo le conferme e la validità di tali ipotesi nei prossimi giorni.
Ciao ciao