In questa sezione vengono inseriti editoriali che cercano di fornire indicazioni utili alla previsione a lungo termine (15-30 giorni), sempre nei limiti concessi da una scienza come la meteorologia………..
PREVISIONE MESE DI NOVEMBRE
27-10-2013: per motivare la linea di tendenza possibile per il mese di Novembre è utile utilizzare come punto di partenza l’emissione odierna delle ore 12 del modello americano GFS, non perchè sia un run particolarmente interessante per un meteoappassionato, anzi è uno dei peggiori finora visti, quanto piuttosto perchè estremamente rappresentativo di alcune delle dinamiche possibili in merito alla possibile chiusura del VP (Vortice Polare), propedeutica all’inizio di una fase di AO++ (fase positiva dell’oscillazione Artica).
Il VP, secondo GFS, in sostanza andrà incontro a una progressiva fase di accentramento dei gpt, che dovrebbero fare in modo che ogni possibile affondo atlantico venga “tagliato” dal flusso principale nella migliore delle ipotesi, con genesi di cut-off mediterranei, o addirittura che si vada incontro a una fase di forte zonalità, con “piallata” azzorriana nell’Europa occidentale e nel mediterraneo; iniziamo con analizzare attentamente un paio di carte del run, in particolare la seconda
Nella prima, intorno al 6 Novembre, si vede bene come la chiusura e l’accentramento dei gpt nell’Artico lasci affogare la saccatura Atlantica nel Nordafrica, rendendo vani i tentativi del flusso Atlantico, con annesso jet stream polare, di scendere di latitudine, non potendo quindi interessarci in pieno
La seconda è veramente didattica, ci sono alcuni aspetti peculiari:
1) L’azione costante dell’HP aleutinico decentrato nel Canada occidentale fornisce continuamente la “spalla” al VP per accentralo aumentando la sua velocità angolare, nel senso che, invece di avere una pulsazione nell’Artico, si corica verso E-SE, con una struttura ad arco contribuendo a “recintare” il VP nell’Artico; si tratta, in sostanza del riflesso troposferico dell’omologa azione che avrebbe esercitato in stratosfera un eventuale CW (Canadian Warming), che ancora non c’è stato però (siamo ancora a fine Ottobre), di questo ne discuteremo ne seguito dell’intervento.
2) Il nucleo principale del VP resta sempre decentrato dal lato siberiano, secondo una struttura ben nota ormai (che ha anche modificato la definizione di NAO (North Atlantic Oscillation), ma anche questo discorso verrà ripreso successivamente; a differenza dell’inizio autunno i gpt sono ormai molto più approfonditi e coinvolgono buona parte dell’Artico e pertanto si potrebbe parlare di AO++ conclamata nel caso fossero confermate le previsioni
3) Conseguenza classica finale, zonalità azzorriana da manuale nel nostro settore europeo e mediterraneo; struttura molto robusta che si autoalimenta, impossibilità alle piogge atlantiche di giungere nel mediterraneo, con possibile insorgenza di anomala carenza precipitativa anche nella penisola italiana.
Questa l’evoluzione prevista in troposfera, vediamo ora quali sono le dinamiche previste in stratosfera e come possono amplificare quanto descritto finora.
In stratosfera, la diretta conseguenza di quanto esposto finora è la possibilità, come accennato, del verificarsi di un CW (Canadian Warming); se guardiamo a 10 hPa attualmente è ben visibile un azione di “disturbo” della wave 1 nel settore dell’Alaska, che però, analogamente a quanto visto in troposfera, compatta il VPS (Vortice Polare Stratosferico) anzichè indebolirlo
Quest’azione proseguirà per alcuni giorni, incrementando le velocità angolari del VPS dal lato canadese (si compatterà e girerà più veloce in termini relativi)
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A tale comportamento al momento non corrisponde una fase di warming in tale settore, ma anzi nel complesso il VPS è in fase di accentuato raffreddamento
Verso la fine del run però, si nota un principio di warming nel settore siberiano orientale, che tende a traslare verso E, senza convergere al momento
Se questa tendenza fosse confermata, potrebbe essere la verifica rispetto a quanto mostrato anche da GFS 12 nel settore troposferico, dove è sempre presente un analoga e potente HP di “spalla” che contribuisce ad accentrare il VPT nella media troposfera. Potremmo avviarci verso la genesi di un CW, con iniziale ulteriore compattamento e decentramento lungo tutta la colonna barica della struttura del VPS-VPT, seguito da successivo rimbalzo della struttura nell’Artico con successivo accentramento; in sostanza, il processo descritto amplificherebbe ulteriormente le dinamiche già in atto nella troposfera, che si autoalimenterebbero. Tale fase potrebbe compromettere la quasi totalità del mese di Novembre, con genesi di un lungo periodo di stasi meteorologica, senza piogge ed eventi di rilievo e permanenza di alte pressioni nel mediterraneo, ma non sarebbe pregiudicante necessariamente per il resto dell’inverno, che potrebbe avere altre cartucce da giocare, sfondamento soglia NAM permettendo.
Ciao ciao