21-10-2019 - Salve a tutti, editoriale autunnale, con tutti i sapori tipici dell’autunno per alcune regioni, con tepori simil estivi per altre, ma si tratta di due facce della medaglia della stagione in corso, ricca di scambi meridiani trattandosi di una stagione di passaggio tra il caldo estivo e il freddo invernale.
Entriamo quindi nei dettagli; una forte perturbazione, correlata a un’approfondita saccatura meridiana atlantica, è presente nel bacino occidentale del Mediterraneo. Lungo iL bordo orientale della saccatura risalgono corpi nuvolosi che, nella loro parte centrale, vanno a colpire i settori a ovest della barriera alpina, in Francia, ma in quello prefrontale impattano in corrispondenza dei rilievi appenninici e alpini del nord ovest, generando temporali organizzati e localmente violenti.
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Dall’animazione satellitare si evince molto bene come le regioni del nord ovest siano collocate immediatamente e est del sistema frontale vero e proprio e, come, corpi nuvolosi di stampo prettamente temporalesco, anche a tipologia V-SHAPE rigenerante, stiano colpendo alcune aree al confine tra Liguria, Piemonte e Lombardia.
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Ancora mentre i scrive nuclei molto intensi continuano a bersagliare i settori al confine tra alessandrino, dov’è in atto un vero e proprio alluvione, savonese e genovese, dove stamattina e nelle ore centrali della giornata violenti rovesci hanno interessato per ore i quartieri occidentali del capoluogo.
Peggioramento molto serio quindi e nelle prossime ci sarà ancora occasione per piogge e temporali di una certa intensità, allerta rossa più che giustificata per alcuni bacini liguri.
Ecco una foto dello scrivente, quasi emozionato, che assiste ai violenti rovesci in atto a Genova intorno le 15:00, immortalato da un collega di lavoro, pioggia molto intensa come si può vedere.
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Cosa succederà quindi nei prossimi giorni??
Ebbene, dopo una breve pausa nella giornata di martedì, con clima caldo umido praticamente su tutte le regioni, dove le temperature sono risalite alquanto e dove le spiagge del sud sono state nuovamente prese d’assalto, ecco avanzare verso est una seconda perturbazione, figlia dello stesso peggioramento, che nelle giornate di mercoledì e giovedì, interesserà ancora un volta il nord ovest, ma con una deriva successiva verso le regioni tirreniche e le isole maggiori. Ancora una volta, in tale ambito, le regioni più orientali, adriatiche quindi ma anche quelle interne penisinsulari, resterebbero all’asciutto, con temperature costantemente sopramedia per buona parte della settimana, come illustrato in un quadro previsionale elaborato ieri, che comprende anche gli accumuli odierni.
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Ma dell’abbassamento delle temperature tipico dell’autunno non vi è quindi traccia in tali previsioni??
Invece SI, c’è eccome; l’ultima emissione del modello europeo, proprio stasera, riprende il trend ipotizzato per molti run da quello americano, in merito a un “brutale” abbassamento delle temperature, se comparato ai valori attuali sopramedia, nell’Europa centrale e orientale, grazie a una massiccia irruzione fredda artica a fine mese.
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Ebbene, da numerose “corse” lo sbilanciamento del Vortice Polare nel comparto euroasiatico è considerato come possibile dai modelli e, congiuntamente a un rafforzamento dei gepotenziali in Atlantico, tale dinamica potrebbe generare appunto una discesa fredda di grandi dimensioni nel bassopiano russo e centrale europeo, davvero spinta l’ipotesi del modello europeo, temperature praticamente invernali a 850 hPa (1500 m).
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Autunno che sembra voler riprendere tutte le sue caratteristiche, che comprendono, lo ricordiamo, anche quelle che stiamo vivendo.
Ciao ciao