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  • ACME DEL MALTEMPO NELLE PROSSIME 36 H NELLE REGIONI ITALIANE, 10 C IN MENO DOMENICA E SETTEMBRE RESTERA’ INSTABILE E FRESCO CON NUOVI AFFONDI ATLANTICI

ACME DEL MALTEMPO NELLE PROSSIME 36 H NELLE REGIONI ITALIANE, 10 C IN MENO DOMENICA E SETTEMBRE RESTERA’ INSTABILE E FRESCO CON NUOVI AFFONDI ATLANTICI

Posted on 01/09/2017 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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01-09-2017 - Salve a tutti; primo giorno di autunno (meteorologico) sorprendentemente coincidente con l’arrivo dell’instabilità e della fine del caldo.

Puntuali come da previsione, i temporali sono arrivati i molte regioni, sebbene non in tutte ma è assolutamente normale. Occorre chiarire infatti, che con simili tipologie di peggioramento, non correlate a un sistema frontale ben definito quanto a instabilità generata dall’arrivo di aria fredda in una mare molto caldo come quello Mediterraneo al termine dell’estate, le precipitazioni si localizzano in rovesci e temporali anche intensi ma sparsi come distribuzione.

Può capitare quindi, che alcune aree vengano completamente saltate, ma il peggioramento è appena all’inizio; dopo i temporali del mattino tra nelle centrali tirreniche (compresa la capitale) ecco infatti che nuovi cluster temporaleschi si sono attivati in pianura Padana, correlati all’arrivo del vortice freddo in avvicinamento della Francia (fig.1).

fig.1

VMI (1)

Chi avesse pensato che il peggioramento fosse già finito dopo il passaggio perturbato del mattino, dovrà ricredersi, in quanto la parte più fredda e instabile della struttura depressionaria sta entrando ora nel Mediterraneo, visibile grazie al moto antiorario delle nubi sulla Francia (fig.2).

fig.2

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Entro la serata di domani, il nucleo freddo sulla Francia sarà collocato nella pianura Padana orientale (fig.3).

fig.3

30-21IT

Le conseguenze di tale affondo non saranno di scarsa entità, ma si avvertiranno sia in termini di fenomenologie indotte, sia come cospicuo abbassamento delle temperature su tutte le regioni italiane nelle prossime 48 h.

Come accennato infatti, la parte più cospicua dell’afflusso freddo previsto ormai da giorni deve ancora avvenire e, entro a mattinata di Domenica, le temperature alle diverse quote perderanno 8-10° C rispetto ai valori attuali, per una giornata festiva davvero “frizzante”, in particolare nell’Adriatico settentrionale, con valori fino a 6° C a 850 hPa (1500 m, fig.4).

fig.4

42-7IT

Simili contrasti non possono non generare diffusa instabilità nelle nostre regioni ed ecco che la previsione per la giornata di Sabato del modello WRF Italia, implementata sui dati del GM (global model) americano, evidenzia la possibilità di diffuso maltempo nel triveneto e in Emilia Romagna e di temporali tra Lazio e Campania, Basilicata Molise e Puglia (fig.5).

fig.5

rain24h-1

A seguire, nella giornata di Domenica, il vortice freddo si trasferirà nel medio Adriatico, con annessa instabilità diffusa su tali regioni e su tutta la dorsale appenninica (fig.6).

fig.6

rain24h-2

Insomma, il peggioramento in atto appare marcato e prolungato, tipico del periodo; cosa potrebbe accadere però successivamente??

Ebbene, i modelli si vanno orientando, sebbene in maniera ancora discontinua, verso una nuova apertura del canale atlantico verso la fine della prima decade, con una possibile saccatura atlantica di grande portata, direttamente correlata ai movimenti dl Vortice Polare (fig.7).

fig.7

 

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L’incisività della saccatura sarebbe correlata a una precoce instabilizzazione del VP, sbilanciato nel settore canadese e con i diversi lobi alquanto dispersi ai margini dell’Artico, con una robusta alta pressione a nord della Russia (fig.8).

fig.8

ECH1-240

 

Un Settembre insomma che si preannuncia in piena forma autunnale, sebbene non mancheranno le belle giornate della tipica estate settembrina (fig.9).

fig.9

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Ciao ciao

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