14-12-2021 - Salve a tutti, editoriale in pieno giorno, per chiarire alcune dinamiche previste dai modelli e formulare qualche ipotesi per il periodo da qui fino alla fine dell’anno.
Partiamo dai due momenti salienti.
Il prossimo week-end sembra ormai accertata un’irruzione fredda abbastanza intensa nelle regioni centromeridionali, in particolare in Adriatico e tutto il sud.
Ecco la visione del modello americano per Domenica mattina; sebbene siano presenti inevitabili variazioni tra un’emissione e l’altra, sembra ormai accertata le genesi di precipitazioni nevose proprio nel week- in tutto il settore compreso tra Marche (forse anche Romagna) e la Sicilia, proprio come annunciato nella diretta dalla spiaggia.
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Ecco il dettaglio della previsione nel modello europeo, con le precipitazioni previste con neve al suolo. Poche differenze, le nevicate ci saranno, anche a bassissima quota, fino a sfiorare le coste in alcuni casi tra Marche e Abruzzo e le precipitazioni saranno localmente anche di una certa intensità.
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Insomma, a ben guardare, non ci sono ritrattamenti per questa prima ondata e, in questa sede, la previsione è stata sempre coerente.
Volgendo lo sguardo oltre, anche la seconda ondata, più corposa e prolungata, sembra prendere forma, nonostante i modelli continuino a essere altalenanti e, spesso, apparentemente deludenti per gli appassionati del freddo e della neve.
Guardiamo ora i grafici spaghetti del modello americano per le nostre tre città campione, ovvero Milano, Roma e Reggio Calabria.
FIG.3
Alcuni aspetti appaiono chiari e in parte contradditori rispetto a quanto rilevato nel run ufficiale, esponiamoli e discutiamone insieme di seguito.
Per quanto riguarda la prima ondata del week-end, c’è ormai buona concordanza tra quanto previsto dagli spaghetti e quanto riportato dal run ufficiale; insomma, la prima ondata ci sarà e colpirà in prevalenza il centrosud, apportando nevicate a quote molto basse in molte regioni, dalle Marche addirittura fino alla Sicilia.
La seconda ondata non solo sembra debba esserci ma, oltre a essere molto intensa, sembra debba colpire molto più a nord di quanto appare ora e, anzichè scivolare verso la Grecia, la tendenza sembra essere che il nucleo più freddo possa colpire il centronord, eventualmente anche con interazione con aria più mite Atlantica, lo dimostrano le precipitazioni, seppur lievi, prevste a Milano ma anche a Roma.
A titolo di esempio, ecco uno dei cluster freddi ma non tra i più freddi delle ENS, collocato vicino alla media diciamo.
FIG.4
Sarebbe sicuramente un bel Natale per gli amanti della neve; anche il run ufficiale aveva comunque una bella conclusione, sebbene molto lontana.
A conclusione di questa chiacchierata possiamo affermare, magari una scommessa, prendetela come la volete, che entro domani sera almeno il modello americano, ma probabilmente anche quello europeo, faranno vedere un paio di nuove emissioni strabilianti, con gelo a Natale nelle nostre regioni. Fa parte del gioco e, così come non andremo in ansia per quelle negative (per gli appassionati), non dovremo esaltarci troppo per le carte che inseriscono ondate di gelo epocali, ma nella seconda ondata ci potrebbe essere davvero un evento di grande interesse per noi.
Al prossimo aggiornamento
Ciao ciao