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  • UN LOBO GELIDO DEL VORTICE POLARE POTREBBE GIUNGERE DAL BASSOPIANO RUSSO NEL MEDITERRANEO A META’ MESE: NEVE FINO ALLA COSTA DALLA ROMAGNA ALLA CALABRIA, CENTRALI COMPRESE, MODELLI DA EVENTO PER MOLTE REGIONI

UN LOBO GELIDO DEL VORTICE POLARE POTREBBE GIUNGERE DAL BASSOPIANO RUSSO NEL MEDITERRANEO A META’ MESE: NEVE FINO ALLA COSTA DALLA ROMAGNA ALLA CALABRIA, CENTRALI COMPRESE, MODELLI DA EVENTO PER MOLTE REGIONI

Posted on 06/02/2021 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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ECI0-216 (1)

06-12-2021 - Salve a tutti, editoriale dopo la visione di carte che, in giornata, hanno gradualmente assunto i toni dell’evento, con in previsione un’irruzione gelida reiterata, di stampo prettamente continentale, che potrebbe durare per giorni e avere i connotati dell’evento per le temperature particolarmente basse che la caratterizzano.

Ovviamente le cose possono cambiare ancora molto, ma tale previsione potrebbe difficilmente essere stravolta, anche solo per il fatto che è iniziata ad essere individuata a distanza temporale relativamente ridotta rispetto ai precedenti peggioramenti freddi ipotizzati dai modelli. In buona sostanza, l’evoluzione inizia già alle 144 h e alle 168 h appare già ben strutturata, con l’anticiclone delle Azzorre completamente in slancio verso nord e con la conseguente risposta gelida lungo il lato orientale.

fig.1

ECMOPEU12_168_1 (3)

Molto interessante quanto potrebbe succedere nella giornata di Sabato, quando è prevista un’interazione tra il nucleo gelido in rapida discesa da nord est e una perturbazione atlantica rimasta intrappolata nel Mediterraneo dopo il blocco imposto dall’anticiclone delle Azzorre.

In tale frangente, il modello europeo ipotizza precipitazioni di una certa rilevanza nel Mediterraneo centrale in concomitanza con temperature in picchiata a causa dell’arrivo dell’aria fredda continentale.

fig.2

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fig.3

render-gorax-green-006-6fe5cac1a363ec1525f54343b6cc9fd8-kgpr6H

La bordata fredda potrebbe fornire già le prime sorprese prima di giungere in piena attuazione.

Due giorni dopo comunque, dopo un San Valentino gelido, il nocciolo continentale avrà spinto pienamente aria molto fredda nel Mediterraneo, con effetti da valutare, ma sicuramente con possibilità di nevicate anche lungo la costa in Adriatico.

fig.4

ECMOPEU12_240_1 (1)

Da come è disposto il blocco, tale evoluzione potrebbe continuare e peggiorare anche nel lungo termine, come del resto vede anche il modello americano dopo metà mese.

fig.5

GFSOPEU12_276_1

Nel frattempo, il modello europeo la neve la vede e anche tanta, concentrata comunque al centrosud, con sconfinamenti in Romagna e Piemonte occidentale, soggetti a stau.

fig.6

xx_model-en-343-0_modez_2021020612_240_16_108

 

Il sud colpito e affondato ma anche al centro le nevicate la faranno da padrone, con accumuli notevoli in Adriatico, anche fino alla costa, dove la neve sarà possibile dalla Romagna fino alla Puglia e addirittura fino alla Calabria e Sicilia settentrionale.

fig.7

xx_model-en-343-0_modez_2021020612_240_1171_108

Impressionanti i valori di temperatura previsti per metà mese, ecco la carta del giorno 15 con valori fino a -20 nel vicino entroterra balcanico e -12 C a 850 hPa sull’Italia.

fig.8

ECI0-216 (1)

 

Anche il modello americano prevede copertura nevosa totale a est del meridiano di Greenwich, stante l’attuale configurazione, con la penisola italiana quasi completamente coperta.

fig.9

gfs_asnow_eu_65 (1)

Quanto previsto è comunque una diretta conseguenza dell’assetto attuale assetto del VP che vede la formazione di un importante lago gelido in Europa oltre il 50° parallelo; tale evoluzione, nel momento in cui l’anticiclone delle Azzorre potrà iniziare la sua azione verso nord, consentirà il dirottamento di tutta l’aria gelida stazionante nei prossimi giorni nell’Europa centro orientale, con valori fino a -24 C a 850 hPa (1500 m).

fig.10

ECH1-192

Insomma, le carte sono davvero importanti e se l’onda azzorriana dovesse finalmente agire come ipotizzato attualmente dai modelli, davvero potremmo vedere arrivare un nucleo freddo dalle dimensioni quanto mai rilevanti, come non se ne vedono almeno dal 2012 nel Mediterraneo.

A supporto di tale ipotesi, la MJO continua a spingere nel settore 7, raggiungendo la massima magnitudo prima di metà mese e certamene non è un caso quanto ipotizzato dai modelli, in termini di conseguenza diretta tra l’andamento di tal parametro e le nostre vicende meteorologiche.

fig.11,12

ensplume_full (1)

 

 

ECMF_phase_51m_full (1)

 

Ciao ciao

 

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