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  • ALTRE NEVICATE IN ADRIATICO E AL SUD A BASSISSIMA QUOTA IN NOTTATA, POI IN TERZA DECADE NUOVI NUCLEI ARTICI RIPORTERANNO IL FREDDO E LA NEVE IN MANIERA PIU’ ESTESA NEL MEDITERRANEO

ALTRE NEVICATE IN ADRIATICO E AL SUD A BASSISSIMA QUOTA IN NOTTATA, POI IN TERZA DECADE NUOVI NUCLEI ARTICI RIPORTERANNO IL FREDDO E LA NEVE IN MANIERA PIU’ ESTESA NEL MEDITERRANEO

Posted on 17/01/2021 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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850temp_anom_20210117_12_336

17-11-2021 – Salve a tutti, editoriale della Domenica sera, al termine di un’altra giornata piena di eventi meteorologici, con le neve che è giunta alle porte di Roma e che ha imbiancato numerose località del frusinate, della stessa provincia di Roma e in parte del reatino.

Le nevicate continuano a verificarsi più a sud, attualmente, sempre a quote molto basse e stasera dovrebbe toccare nuovamente alla Calabria, mentre nelle prossime ore un altra nuvolosità giungerà in Adriatico, con nevicate a quote bassissime (100-200 m) dalle Marche alla Puglia, passando per l’Abruzzo e il Molise.

fig.1

animation-satellite-ir-france (23)

 

Ecco la neve prevista dal modello americano per stanotte in Adriatico.

fig.2

15-779IT (1)

 

A seguire, il tempo dovrebbe ristabilirsi per qualche giorno (anche con il VP disturbato giorni soleggati e stabili sono normali).

A est nel frattempo, il gelo ha raggiunto dimensioni davvero ragguardevoli, sia nella lontana Yacuzia (poco fa registrati -58 C a Delyankir, vicino Ojmjakon), sia nei settori a noi vicini, con l’Europa orientale che viaggia sui -20 C a partire dalla Polonia.

fig.3

temp_eur2 (8)

 

Tale blocco freddo tornerà utile all’arrivo di nuove saccature meridiane nelle nostre regioni ma, come abbiamo accennato, fino al prossimo week-end poco o nulla di rilevante dovrebbe accadere nel Mediterraneo, dopo le ultime nevicate delle prossime 12 h.

Una prima importante saccatura si affaccerà però nel Mediterraneo già venerdì, senza freddo però, sebbene la sua genesi sia correlata ai disordini stratosferici del VP, che instabilizzano anche i piani inferiori.

fig.4

ECMOPEU12_120_1 (5)

Per attendere un più deciso peggioramento a carattere freddo dovremo probabilmente avvicinarci alla fine del mese, quando nuclei freddi artici scenderanno nel Mediterraneo, coadiuvati proprio dalla disarticolazione del VP nelle regioni polari.

fig.6

GFSOPEU12_282_1

Questo peggioramento sembra abbastanza inquadrato dal modello americano e potrebbe riportare il freddo e la neve nelle nostre regioni anche a quote basse.

fig.7

850temp_anom_20210117_12_336

Per adesso è solo un’idea di come potrebbe andare, ma occorre sempre considerare che il VP a tutte le quote resta debole e nelle ultime emissioni tale aspetto continua a essere molto evidente, con la struttura del Vortice Polare che vede almeno tre tentativi di split in esecuzione, a conferma che non ci sarà un rapido assorbimento del guasto generato dallo sforamento della soglia NAM.

NH_HGT_10mb_384 (7)

 

Attendiamo gli esiti, nel frattempo altra neve è caduta in questo inverno che da oltre un mese di certo non è stato noioso.

 

 

 

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