13-01-2021 - Salve a tutti; editoriali uno più spettacolare dell’altro, intendendo il fascino del racconto per ciò che propongono le carte oggi.
Occorre sottolineare come ci sia una grande dispersione del dato, nel senso che nel lungo termine, in particolare nella terza decade dopo il 23-24 Gennaio, ci sono carte con evoluzioni diametralmente opposte per le nostre regioni, dalla -24 C a 850 hPa sulle Alpi (davvero) a tiepide rimonte atlantiche autunnali, ma sempre con un VP molto disordinato.
Andiamo per gradi; abbiamo visto nell’editoriale precedente come nei prossimi giorni si vada incontro a un notevole abbassamento delle temperature, a rappresentare il primo passaggio di consegne tra ciò che e avvenuto in stratosfera e le vicende troposferiche.
Tale irruzione fredda sarà quindi correlata alla notevole vicinanze di un intenso nocciolo freddo artico continentale.
fig.1
La colata gelida ci prenderà di striscio in realtà, ma il nucleo è veramente intenso e ciò basterà a far giungere valori a 850 hPa fino a -8, -9 C.
fig.2
In tale contesto quindi la previsione è veramente difficile ma, essendo presente un contributo atlantico abbastanza continuato, la creazione di minimi secondari nei nostri mari, anche a ovest della catena appenninica, non è un’ipotesi da scartare e infatti i modelli non la scartano, come abbiamo visto in precedenza.
Ma nell’evoluzione del modello americano di stasera c’è molto di più; il blocco in Atlantico, ovvero la risalita dell’anticiclone delle Azzorre e la sua tenuta come diaframma atto a separare i due lobi del VP prende corpo in più occasioni, prima intorno al 24 Gennaio.
fig.3
Poi di nuovo, ancora più penetrante, due giorni dopo, il 26 Gennaio.
fig,5
A scala emisferica la disposizione del VP evidenzia un assetto perfetto per far giungere un lobo sopra le nostre teste, con le due onde planetarie perfettamente convergenti che costringono il lobo siberiano ad allungarsi verso l’Europa.
fig.6
Dopo 48 h ancora più approfondita l’azione, VP destrutturato.
fig.7
Insomma, in questo run c’è tutto quello che abbiamo sperato; quali sono le probabilità realizzative??
Diciamo che c’è molta confusione, l’emissione di stasera NON è estrema, si colloca tra quelle “fredde” ma c’è molto di peggio. Gli spaghetti per Roma lo evidenziano, quello verde in grassetto non è collocato più in basso.
fig.8
Ecco un paio di perturbazioni “toste”.
fig.9
Temperature in questa da gelo pluridecennale per una parte d’Europa.
fig.10
Insomma, tutto è aperto, la parola NEVE ricorre abbastanza spesso in questi editoriali, per utilizzare un eufemismo, ma il modello americano è ancora peggio e ricopre l’Europa quasi completamente di neve nei prossimi 15 giorni.
fig.11
Praticamente dovrebbe nevicare ovunque, ma molta importanza rivestirà il bivio previsionale in terza decade, più volte rimarcato in questi giorni, speriamo che i successivi aggiornamenti depongano a nostro favore.
fig.11
Ciao ciao