22-12-2020 – Salve a tutti, editoriale di mezzogiorno, tanto per non farci mancare nulla. Come ripetuto spesso nei giorni scorsi, il VP sta assumendo una configurazione tale fa favorire scambi meridiani accentuati, che altro non sono che scambi di calore tra regioni polari e temperate. Tali scambi possono essere inquadrati in vari modi dai modelli e variare anche molto tra un emissione e l’altra, ma ci sono sempre.
In particolare, l’ultima emissione del modello americano, aggiornata poco fa, vede un’ulteriore recrudescenza dei fenomeni tra Natale e Santo Stefano, con rovesci frequenti lungo la dorsale appenninica e nevicate anche a quote molto basse, soprattutto tra Emilia Romagna e Marche, ma a quote collinari anche nelle centrali.
fig.1
Tale intenso peggioramento, per quanto piuttosto rapido, sarà quindi capace di regalare la neve agli appassionati di molte regioni e, in particolare, la notte di Natale sarà alquanto movimentata, con venti forti, rovesci e locali bufere di neve in montagna.
fig.2
Ma l’ultimo run del modello americano vede anche una prosecuzione alquanto allettante del peggioramento, con l’arrivo più diretto dell’enorme lobo gelido dall’Artico, con richiamo sciroccale ridotto e NEVE FORTE possibile il 28 mattina su ampie zone della pianura Padana occidentale fino quasi alle coste liguri.
fig.3
Stante le caratteristiche dell’entrata del nucleo artico, più orientale, le temperature aumenteranno un misura minore anche al centro, sebbene un richiamo caldo sia inevitabile tra il 28-29 Dicembre.
fig.4
Davvero possente l’entrata del nocciolo del VP alle medie latitudini, niente è scontato, con geopotenziali così bassi in quota. Le carte cambieranno ancora molto, ma ne vedremo delle belle state tranquilli.
Ciao ciao