25-12-2019 – Salve a tutti, editoriale di Santo Stefano che ci porta a una consolante ondata di freddo, quello vero, in arrivo per alcune regioni italiane,puntualmente annunciata con largo anticipo n questa sede.
Sebbene non si tratterà di un’irruzione massiccia e prolungata, per le regioni del medio-basso Adriatico e buona parte del sud sarà freddo vero, accompagnato da rovesci nevosi che occasionalmente potranno raggiungere le località costiere tra Abruzzo, Molise e Puglia.
Vediamo quindi l’inizio di tale evoluzione, già in atto nello scacchiere europeo; a ovest infatti, tra le coste atlantiche e le regioni più occidentali, è ben visibile la rimonta anticiclonica che “insegue letteralmente una perturbazione, ora a nord delle Alpi, di moderata intensità, ma che avrà un suo ruolo nel favorire lì’ingresso di aria fredda nel Mediterraneo.
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Nella sua spinta verso nord est, l’anticiclone delle Azzorre dirotterà l’aria fredda ora in azione sui Balcani ed Europa orientale verso le nostre regioni, dopo che la stessa massa d’aria di origine nord atlantica avrà subito un rapido raffreddamento a causa della continentalizzazione (l’affermazione che a est non c’è freddo e, quindi, non arriva nemmeno è infatti infondata a giudizio dello scrivente, bastano 48-72 h per formare un lago freddo sufficientemente corposo all’interno dei continenti).
Proprio a dimostrazione di quanto appena affermato, ecco giungere Sabato notte, qui nell’aggiornamento del modello europeo, un’intensa irruzione fredda a matrice continentale, con valori di -6 C a 850 hpa che coprono un terzo della penisola e con nevicate a quote molto basse, occasionalmente a livello del mare, che interessano le regioni adriatiche.
fig.2
In tale contesto, sebbene i fenomeni non saranno molto diffusi, qualche fiocco di neve potrebbe essere visto in città come Pescara, Bari, Foggia, oltre a ovviamente tutte le località appenniniche come Potenza e Campobasso.
Il momento più favorevole sembra essere nella notte tra Sabato e Domenica, quando oltre al freddo saranno presenti anche precipitazioni abbastanza diffuse nei settori interni adriatici e meridionali.
fig.3
Altre nevicate a quote molto basse interesseranno i rilievi della Sila, in Calabria e dei Nebrodi e Peloritani in Sicilia.
L’ondata di freddo sarà più intensa e prolungata spostandosi lungo la penisola da nord ovest verso sud est, guardate negli spaghetti come cresce il periodo sottomedia, molto breve a Genova, mentre risulta partire da oggi, 26 Dicembre, fino al 3 Gennaio a Bari.
fig.4
Insomma, per la Puglia, ad esempio, tanto caldo non farà in queste vacanze, se consideriamo che, per almeno una settimana, le temperature andranno anche abbondantemente sottomedia
E dopo, cosa succederà??
Ebbene lo abbiamo detto più volte, il VP si sta raffozando, il valore del NAM cresce, ma per adesso c’è notevole disallineamento stratosfera e troposfera e ciò può favorire destabilizzazione.
E’ un fatto comunque, che alle quote inferiori si andrà incontro a una pulsazione notevole dell’AO, fortemente positiva.
fig.5
Tale dinamica al momento non sembra in grado di far sfondare la soglia NAM, vista in salita ma ancora ben al di sotto del valore di +1,5 che potrebbe rovinare un parte dell’inverno.
fig.6
Pertanto, ancora nulla è perduto; certo, occorre un’inversione di tendenza, altrimenti procedendo come ora, il processo di compattamento del VP potrebbe diventare irreversibile e difficile da arrestare, ma ancora il VPS sembra andare a “spasso” per l’Artico, non trova una centratura e, pertanto, l’inverno è tutto in gioco, seguiamo l’evoluzione.
Ciao ciao