09-12-2019 – Salve a tutti, editoriale sempre e comunque, anche in tarda serata, gli appassionati, ma anche lo scrivente, vogliono discutere di quella che sarà la stagione invernale, nell’attesa ormai febbrile del freddo e della neve.
Iniziamo dalla situazione attuale; una prima perturbazione è entrata nel Mediterraneo, producendo qualche rovescio lungo la penisola, ma il meglio del peggioramento in atto viene, ora, con l’aria fredda che sta affluendo dopo la perturbazione, coadiuvata da un contributo artico evidente.
fig.1
Nelle prossime ore e per tutta la giornata di domani, martedì, correnti fredde nord orientali investiranno praticamente tutta la penisola, presentandosi di maestrale nel basso Tirreno, dove genereranno numerosi rovesci e di bora in Adriatico, dove ci saranno nevicate a quote collinari tra Abruzzo e Marche e Molise.
fig.2
Gli ultimi aggiornamenti tendono a escludere la regione marchigiana dalle precipitazioni domani, mentre dall’Abruzzo verso sud i rovesci saranno frequenti, con accumuli nevosi in quota nei versanti esposti appenninici anche tangibili, 20-30 cm. Le nevicate potrebbero comunque spingersi fino ai 500-600 m, localmente più in basso.
Ma il flusso perturbato Atlantico continuerà a interessare le nostre regioni, con veloci correnti nord occidentali e una seconda perturbazione, visibile in alto a sinistra in fig.1, interesserà le nostre regioni settentrionali nella notte tra mercoledì e giovedì. In particolare, nelle prime ore del mattino di giovedì, ma anche in nottata probabilmente, precipitazioni nevose potrebbero interessare tutto il settore della pianura Padana compreso tra Emilia, Lombardia orientale e Veneto occidentale, stante i bassi valori di temperature in quota (-30 C a 5200 m) e più in basso (fino a -5 C a 1350 m).
fig.3
Il modello americano, nell’ultimo aggiornamento, evidenzia bene la possibilità di tali nevicate
notte di mercoledì
Prime ore di giovedì
Attendiamo fiduciosi quindi e, dopo, un’altra forte perturbazione dovrebbe attraversare le regioni italiane nella giornata di venerdì, ma lo sbarramento alpino dovrebbe dirottare le precipitazioni verso est, con temperature alquanto elevate.
fig.6
Cosa accadrà dopo, come ci avvicineremo al Natale??
Ebbene, quasi certamente dovremo passare attraverso un periodo mite e soleggiato, con nebbie anche fitte nelle aree pianeggianti, tra la metà del mese e il periodo prenatalizio, ma per la vacanze di Natale ancora tutto è da vedere!!
Partiamo infatti dalla visione del VPS prima di Natale.
fig.7
Il warming siberiano continuerà a minare ai fianchi la struttura del VPS, come accennato ieri, elliticizzandolo e rendendolo vulnerabile a forcing anticiclonici dalla troposfera, ovvero a intrusioni di calore che dal basso vanno a indebolire la struttura del VPS stratosferico.
Per come potrebbero andare le cose, una prima carta da analizzare è l’ultimo pannello del modello europeo, con un enorme anticiclone nell’Europa, è vero, ma anche con l’affermazione di una struttura anticiclonica nell’artico scandinavo, fino alle Sbalvard, correlata proprio alla risalita di calore dall’Atlantico subtropicale.
fig.8
Ebbene, tenete presente questa carta e confrontiamola con l’evoluzione dei prossimi giorni, potrebbe riservarci gradite sorprese.
Ciao ciao