08-12-2019 – Salve a tutti, buona Immacolata e nuovo editoriale, immancabile, della Domenica, con molti appassionati in ansia per le sorti dell’inverno.
Tempo in peggioramento nelle regioni del nord, qualche goccia di pioggia è già arrivata a Genova, dove è presente lo scrivente al momento, a causa dell’approssimarsi di un vasto sistema frontale, correlato a una robusta depressione atlantica a e seguita da aria fredda di origine groenlandese, ben visibile ora in transito sul Regno Unito e Irlanda.
fig.1
Per come tale sistema nuvoloso sta approcciando il Mediterraneo, sembrerebbe in grado di produrre un peggioramento di una certa importanza ma, purtroppo, la spalla azzorriana anticiclonica fornirà una spinta verso est alla saccatura in transito, generando scarsi fenomeni al nord e nel Tirreno, dove comunque rovesci sparsi saranno presenti nella giornata di domani Lunedì.
Molto più interessante, viceversa, quanto potrebbe accadere nelle regioni adriatiche martedì, dopo il passaggio della perturbazione e dopo l’arrivo di aria più fredda da Balcani. In tale contesto, resta valida la possibilità di avere nevicate a bassa quota, in forma sparsa, sui rilievi di Marche, Abruzzo e Molise, con quota neve attestata intorno 300 m s.l.m., localmente, nelle Marche, più in alto scendendo verso sud.
fig.2
In ogni caso, le precipitazioni ci saranno, sebbene distribuite in forma irregolare e non è da escludere l’insorgenza di qualche temporale con qualche locale grandinata durante il passaggio dell’aria fredda nelle regioni meridionali.
fig.3
A seguire, abbiamo accennato nel precedente editoriale come nel Mediterraneo centrale si instaurerà un flusso perturbato nord occidentale, non particolarmente produttivo dal punto di vista precipitativo, ma in grado di generare comunque delle occasioni per delle nevicate in pianura Padana, sebbene deboli e passeggere.
Nel dettaglio, tra giovedì e venerdì, secondo gli ultimi aggiornamenti, due perturbazioni piuttosto ben strutturate potrebbero colpire le nostre regioni; in particolare, venerdì 13, secondo il modello europeo, potrebbe transitare un intenso fronte perturbato al centronord, con un minimo di 983 hPa in formazione sottovento alle Alpi.
fig.4
Tale passaggio perturbato sarebbe direttamente connesso all’intenso flusso portante atlantico che, in questo caso, con direttrice nord ovest sud est, entrerebbe con vigore nel Mediterraneo, generando rovesci, temporali e qualche grandinata nelle regioni tirreniche.
fig.5
La cosa interessante è che, nelle fasi iniziali del peggioramento, nevicate anche a quote pianeggianti potrebbero interessare la pianura Padana, specialmente i settori centro occidentali. La previsione in questi casi è davvero ballerina, in quanto lo sbarramento alpino, con un flusso così teso da nord ovest, rende di non facile interpretazione la previsione, basterebbe una traslazione di 200 km nella direttrice del getto polare verso ovest, che la previsione verrebbe stravolta e un importante peggioramento potrebbe interessare il centronord, con neve a quote basse nel settore alpino.
fig.6
Insomma, una fase molto movimentata ci attende nell’immediato, a dopo, cosa succederà avvicinandoci al Natale??
Ebbene, per adesso, non molto è intravisto dai modelli, se non una fase con temperature miti e clima soleggiato dove non siano presenti le nebbie.
Ma la previsione può davvero cambiare!! Ogni tanto infaatti, tra un’emissione e l’altra, il modello americano inserisce un run con un evidente rafforzamento della pressione nel vicino Atlantico e, talvolta, anche nel settore svedese. Tale evoluzione è da tenere d’occhio, perchè potrebbe essere correlata alla continua instabilità del Vortice Polare alle quote stratosferiche secondo modalità che approfondiremo meglio nei prossimi giorni, ma che potrebbero portare davvero freddo e neve nel comparto mediterraneo.
Per adesso teniamoci, ad esempio, questa carta relativa all’emissione mattutina del modello americano.
fig.7
Ciao ciao