24-11-2019 - Salve a tutti, editoriale della Domenica, dopo un week-end di intenso maltempo, vissuto in prima persona anche dallo scrivente, che ha flagellato numerose località da nord a sud. DeL maltempo del nord ovest abbiamo ampiamente parlato e, a tal proposito, è stata inserita una pagina con i video esclusivi del violentissimo nubifragio che ha colpito parte di Genova venerdì notte, un documento molto interessante http://www.meteoscienza.it/video-meteoscienza/.
Oggi poi è toccato al sud, come previsto e annunciato, con un altro violento nubifragio un mattinata a Reggio Calabria, ecco una delle foto inviate al sito in merito. Un città sott’acqua.
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La perturbazione che tanti disagi ha causato nelle nostre regioni, fortunatamente senza vittime, anche grazie alle allerte prontamente lanciate dalla protezione civile, ottimo lavoro a a riguardo, si è praticamente coricata ruotando in senso antiorario, come si vede dall’animazione satellitare.
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In buona sostanza, tale perturbazione sta ancora sfruttando il canale depressionario vigente nel Mediterraneo centrale ormai da tutto il mese di Novembre. I fenomeni si sono però attenuati al nord e domani si attenueranno gradualmente anche al centrosud, sebbene in Adriatico ci saranno ancora piogge abbastanza continue.
Torna quindi il sole dopo un mese di maltempo??
SI E NO; le perturbazioni saranno meno intense e stazionanti questa settimana, ma tra mercoledì e giovedì un altro franco passaggio perturbato giungerà al centronord, con rovesci e temporali i transito. A differenza degli ultimi peggioramenti, la saccatura in transito sarà meno pronunciata e, pertanto il fronte passerà abbastanza rapidamente, senza generare quindi fenomeni pericolosi.
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Sarà la classica variabilità perturbata atlantica, questo fino al week-end, con le giornate di venerdì e sabato nel complesso decenti, sebbene con nuvole di passaggio.
Ma le cose cambieranno a partire da Domenica, secondo gli ultimi aggiornamenti. Le ondulazioni del getto riprenderanno a farsi pronunciate e potrebbe prendere le mosse un’ampia saccatura artica nel Mediterraneo, pronta a elargire forte instabilità e nevicate non solo sulle Alpi ma anche negli Appennini questa volta.
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Quella mostrata è la visione del modello europeo per Lunedì prossimo. Affondo perturbato incisivo e chiara matrice artica, con un nucleo gelido in quota che affonda nel Mediterraneo nella giornata di martedì e genera un minimo al suolo di 985 hPa, accompagnato da forti temporali a centronord e nevicate su Alpi e Appennini.
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C’è da dire che la visione del modello europeo è più occidentale nell’affondo, quindi più precipitazioni ma meno freddo inizialmente, sebbene molto di più di quanto abbiamo visto finora.
Il modello americano la vede diversamente, nel senso che l’impianto generale, con la saccatura artica in arrivo, è molto simile, ma arriva freddo vero, dai Balcani, con valori a 850 hPa (1500 m) intorno -5 C e neve a bassa quota in Appennino. Il freddo arriverebbe anche sul Tirreno, più penalizzato in queste situazioni; ecco gli spaghetti d Roma che vedono tante precipitazioni e una chiara ondata di freddo a inizio Dicembre, come annunciato in questa sede da molti giorni.
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Allo scrivente non dispiace anche la visione del modello europeo, in quanto la prima evoluzione assicura precipitazioni e, seguire l’arrivo del freddo da ovest, ma ne riparleremo; se consideriamo che, in molti, davano già per certo l’arrivo dell’anticiclone, del bel tempo e del caldo, con la fine dell’inverno mai iniziato già da ora, solo qualche giorno fa, ecco che probabilmente si è parlato troppo presto in merito.
In ogni caso, per adesso la stratosfera non condiziona, in bene o in male, le nostre sorti, lasciamola dov’è al momento, il VP alle quote troposferiche è molto dinamico quest’anno e, finchè possiamo, ce lo teniamo così.
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