15-11-2019 - Salve a tutti, siamo entrati nel vivo dell’ondata di maltempo, per ora più attiva al centronord. Piogge intense, temporali, forti raffiche di vento dai quadranti meridionali hanno colpito in sequenza il nord ovest in serata e nottata, con nevicate a bassa quota nel Piemonte meridionale (splendida la città di Cuneo).
Oggi è il turno del nord est e delle regioni centrali, in particolare le tirreniche (temporale poco fa su Roma), ma anche, nelle prossime ore, del ritorno dei rovesci e temporali al nord ovest, non se ne esce insomma.
Cosa sta succedendo??
Ebbene, una massiccia irruzione di aria fredda polare marittima (proveniente dalla Groenlandia), sta seguendo l’arrivo di un intenso fronte perturbato, mantenendo condizioni d’insatabilità all’interno di una saccatura con asse a ovest dell’Italia.
Cerchiamo di capire meglio il tutto tramite alcune figure. Ecco l’animazione satellitare con il moto evidente in senso antiorario delle nubi.
fig.1
Davvero imponente il peggioramento in atto, in termini di vastità delle aree coinvolte. Come si vede dall’animazione, una prima perturbazione è in azione al centronord, una seconda, più piccola, la segue con numerosi nuclei d’instabilità (rovesci e temporali) e ancora più a ovest, sulla penisola iberica, altra area fredda entra nel Mediterraneo rinnovando l’instabilità in atto.
Dal fermo immagine satellitare illustrato si evince coma una saccatura da manuale sia presente nel Mediterraneo, ovvero una vasta area depressionaria ben compresa e bloccata tra due robuste figure altopressorie.
fig.2
E il maltempo non si è fatto attendere!! Dopo aver colpito il nord ovest, mentre si scrive numerosi rovesci e temporali stanno colpendo le regioni centrali, compresa Roma, mentre al nord oest piove estesamente e nevica copiosamente in quota.
Ecco il radar del Lazio con i nuclei perturbati in azione, di colore arancione rossastro.
fig.3
Dicevamo quindi come, proprio la struttura stessa della saccatura non consente una rapida risoluzione del peggioramento; altri nuclei instabili continueranno quindi a formarsi a ovest della penisola, risalendo verso nordest lungo il ramo ascendente della corrente a getto e andando a colpire quasi tutte le nostre regioni, iniziando dal nord e tirreniche, come spesso è accaduto finora, ma nell’ambito dei diversi peggioramenti ce ne dovrebbe essere per tutti
Ecco le precipitazioni fino a domani mattina, i rovesci si spostano verso il Lazio meridionale ancora nord est, mentre altra instabilità risale verso il golgo ligure e nord ovest.
fig.4
Ma non sarà finita ovviamente!! Abbiamo accennato infatti al fatto che nuovi ammassi nuvolosi si formeranno a ovest ed ecco la giornata di Sabato, con una nuova perturbazione che attraversa le centrali partendo dalla Sardegna.
fig.5
Finita qui?? Assolutamente no!
A scopo indicativo, ecco la previsione, tratta sempre dalle elaborazioni LAMMA del modello americano, che evidenzia come fino a lunedì , compreso, peggioramenti i serie interesseranno le nostre regioni, spazzolando con piogge e temporali a turno un po’ tutte le località.
fig.6
Fino a lunedì perturbazioni a ripetizione, praticamente una al giorno, in transito sull’Italia.
Cosa succede dopo??
Dunque Martedì, c’è un nuovo peggioramento, strano a dirsi.
fig.7
Finalmente, intorno metà settimana, sembra poter esserci un miglioramento, a iniziare dalle regioni più orientale, con clima soleggiato e mite, ma la previsione è ancora molto incerta e, soprattutto, non sembra riguardare molto il nord ovest, basta vedere il grafico spaghetti di Genova del modello americano.
fig.8
Addirittura potrebbe esserci una nuova intensificazione dei fenomeni nella terza decade.
Fino adesso abbiamo visto tanta pioggia, ma poco freddo, siamo a Novembre, è normale, ma cosa dicono in merito i modelli??
Ebbene, appare da valutare la possibilità che, intorno fine mese, possa esserci uno sbilanciamento del VP in area siberiana, con un anticiclone delle Azzorre molto forte in Atlantico. La conseguenza naturale sarebbe una discesa ulteriore verso medie latitudini di masse gelide artiche, come indicato in figura.
fig.9
Ipotesi davvero intrigante, che potrebbe generare un’ondata di gelo anticipata a fine mese che, a questo punto, verrebbe ricordato come uno dei mesi di Novembre più dinamici degli ultimi decenni.
fig.10
Ciao ciao