28-02-2018 - Salve a tutti, giornate meteorologiche emozionanti e febbrili nella loro evoluzione, con la parola eccezionale che, una volta tanto, non è stata usata a sproposito in merito e un evento meteorologico……….
Diciamo subito che nel complesso è tutta la configurazione barica a scala emisferica, ma in particolare nel comparto euroasiatico, che può essere definita eccezionale; ovviamente, i singoli effetti sono mutevoli da luogo e luogo e, magari, in alcune località poco o nulla si è visto in termini di fenomenologie, sebbene il freddo sia presente ovunque.
Stiamo dunque per giungere all’ultimo atto di questa fase meteorologica, con a fine del freddo che, laddove stenterà a sparire, potrebbe regalare una nuova fase nevosa di grande estensione e intensità.
Vediamo quindi l’immagine del satellite, che mostra il grande corpo nuvoloso che avanza da ovest che va letteralmente “incontro” al grande lago gelido presente nelle nostre regioni e su buona parte del continente europeo
Ebbene, da quanto rapidamente le precipitazioni riusciranno a raggiungere le singole località italiane rispetto alle correnti sciroccali che accompagnano al prima parte della perturbazione dipenderanno la distribuzione e l’intensità delle nevicate.
Vediamo subito il quadro attuale; temperature a 850 hPa (1500 m) che sono ancora ampiamente negative nel territorio italiano, con il lago gelido ben presente.
fig.2
In un primo momento, con aria molto fredda presente al suolo a con il beneficio delle ore notturne, sarà sostanzialmente sufficiente che le temperature non superino lo zero a 1500 m di quota per riuscire a vedere neve al suolo; è quanto sta per accadere nelle pianure interne delle centrali tirreniche, su Toscana, Lazio e Campania, dove sono iniziate deboli precipitaioni e dove sta nevicando in città come Grosseto e alle porte di Roma.
Si tratta però di fenomeni che non avranno un particolare seguito ma che potrebbero regalare una leggera imbiancta in alcune località, con qualche fiocco che potrebbe comparire anche nella capitale.
fig.3
La carta ora postata, tratta dal sito meteoblue, evidenzia come per prossime 3 h, ci sia la possibilità di vedere nevicate diffuse anche in pianura nelle aree menzionate, ma anche più a est, tra Abruzzo, Basilicata e addirittura Calabria.
A seguire però, il richiamo sciroccale sarà troppo intenso, la neve si trasformerà in pioggia su tutto il centrosud, mentre al nord e sulla Toscana settentrionale inizierà la festa, nel senso che, a causa della particolare orografia della barriera alpina e per il fatto di essere più vicine al nucleo gelido, in tutte le regioni settentrionali l’aria fredda riuscirà a permanere almeno per altre 12 h a tutte le quote, grazie anche a un afflusso da est richiamato dalla depressione mediterranea.
fig.4
La dinamica descritta consentirà la genesi di nevicate diffuse nella giornata di giovedì su molte regioni del nord, a iniziare dalla Liguria e, a seguire, da buona parte della pianura Padana (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e basso Veneto) e dorsale tosco emiliana tutta.
fig.5
Accumuli anche discreti lungo i rilievi come si vede in fig.5, città come Genova, Milano, Torino, Bologna e forse Firenze potrebbero svegliarsi completamente imbiancate.
Ecco un altro modello, Moloch del CNR, che inquadra nevicate diffuse infatti anche su buona parte della Toscana, perugino, ancoentano e pesarese fino a mezzogiorno di domani.
fig.6
Le carte mostrate indicano SOLO le precipitazioni nevose.
Volendo esser più precisi, se possibili, il modello meteoblue, mostrato prima, evidenzia come le ore dalle 7:00 alle 10:00 dovrebbero essere quelle in cui si avrà la massima distribuzione e intensità delle nevicate nel nord Italia.
fig.8
Insomma, le prossime 24 h saranno appassionanti per molte regioni dal punto di vista meteorologico, la parola passa al nowcasting ora.
Altri dettagli verranno forniti seguito, nel frattempo seguiamo gli accadimenti.
fig.9
Ciao ciao