20-11-2017 - Salve a tutti; nuovo editoriale con le emissioni dei modelli che iniziano a dipingere scenari perturbati e nevosi nel territorio, vediamo cosa possiamo dire in merito a tali ipotesi.
Diciamo subito che la caratteristica peculiare, a scala emisferica, dei movimenti previsti per le principali figure bariche vede una notevole attività d’onda nei prossimi giorni, con la wave 1 aleutinica che sembra spingere nella giusta direzione verso l’artico e, cosa di notevole importanza, con una risposta non indifferente della wave 2 azzorriana
fig.1
In parole più semplici, il Vortice Polare, il serbatoio del freddo invernale, viene attaccato da intrusioni calde nella sua sede naturale, l’Artico e alcune sue porzioni si muovono come conseguenza nella direzione giusta per avere freddo e neve nelle nostre regioni.
Tali movimenti genereranno una prima saccatura fredda nel prossimo week-end, molto veloce, i cui effetti sono ancora da stabilire (fig.1)
A seguire, appare sempre più evidente come, secondo una dinamica da manuale, la wave 1 Pacifica vada a perdere incisività ma in Atlantico, il disturbo creato dalla sua azione genera una risposta molto potente dell’anticiclone delle Azzorre che punta decisamente verso nord in tutte le emissioni dei modelli.
fig.2
Davvero imponente l’elevazione azzorriana, le cui conseguenze sono da verificare, ma probabile l’arrivo di instabilità intensa e prolungata, da vedere se a carattere caldo o freddo, nelle regioni italiane (fig.3).
fig.3
A titolo di curiosità, ecco la previsione del modello americano delle nevicate previste sul suolo europeo nei prossimi 15 giorni; balza subito all’occhio come le regioni italiane, ma in particolare il nordovest, possano essere coinvolte dalle saccature in arrivo con precipitazioni nevose a quote molto basse, forse pianeggianti (fig..4)
fig.4
Volendo controllare l’affidabilità delle ipotesi formulate, risulta interessante verificare la media delle emissioni di prova (ENS) del modello europeo. La risultante di tutti i tentativi (perturbazioni) evidenzia chiaramente la probabilità che l’anticiclone delle Azzorre vada a risalire in Atlantico e una saccatura artica faccia visita alle regioni italiane.
fig.5
Insomma, le premesse per un finale d’autunno e inizio inverno con grandi sorprese ci sono, attendiamo aggiornamenti.
fig.6
Ciao ciao