05-11-2017 - Salve a tutti; maltempo pienamente giunto nel Mediterraneo, temporali, come da previsione, si sono abbattuti in successione prima nel golfo ligure e successivamente nelle regioni tirreniche, compresa la capitale, dove si è abbattuto un violento nubifragio nel pomeriggio.
fig.1
In queste ore sta iniziando la seconda parte del peggioramento, corrispondente alla piena entrata del nucleo freddo proveniente dal nord Atlantico in progressivo distacco dal flusso principale.
Nella giornata di Lunedì, un vero e proprio nocciolo gelido in quota, con valori fino a -30 C 500 hPa (5500 m), entrerà nei mari occidentali italiani transitando sopra la valle del Rodano.
fig.2
Le conseguenze non si faranno attendere e instabilità diffusa, con temporali localmente intensi, anche grandinigeni, interesserà praticamente tutte le regioni a intermittenza, con le nubi in rotazione attorno al minimo nelle prossime 48 h, c0n nevicate che potranno giungere a quote collinari nel cuneese e nelle Alpi occidentali in genere (fig.3)
LUNEDI’
MARTEDI’
Il peggioramento sarà quindi lungo e di lenta risoluzione, ma potrebbe essere l’inizio di una serie di affondi perturbati atlantici e artici che potrebbero interessare le regioni italiane nel mese in corso.
Nemmeno il tempo di riprendersi dal primo peggioramento infatti, che giovedì una seconda goccia fredda in distacco dal flusso atlantico percorrerà la strada della prima, con nuove piogge e temporali.
fig.5
Fino a questo punto quindi, i passaggi perturbati saranno legati e nuclei freddi isolati dalla circolazione generale; ma le cose potrebbero cambiare entro metà mese.
Prende sempre più corpo infatti, l’ipotesi di una massiccia saccatura artico-continentale in arrivo nel Mediterraneo dal nord della Scandinavia.
fig.6
In tal caso, arriverebbero i rovesci e le nevicate a quote collinari anche al centro, in anticipo con i tempi.
L’instabilità prevista nelle regioni italiane parte da lontano, dai movimenti del Vortice Polare, che dopo tanto tempo appare passibile di attacco da parte dell’onda aleutinica (wave 1) ma dal settore “giusto”, dallo stretto di Bering (fig.6)
fgi.6
Il modello europeo concorda con quanto previsto da quello americano, che negli ultimi run si sbilancia ulteriormente, evidenziando un pesante attacco al VP e la formazione di un possente anticiclone ibrido artico siberiano che lascia ben sperare per l’inverno in arrivo.
fig.7
Quanto ipotizzato è ben rappresentato dagli spaghetti per la città di Roma, che vedono temperature costantemente sotto media e precipitazioni frequenti
fig.8
Insomma, se le cose dovessero andare come previsto, l‘autunno potrebbe prendere una piega davvero perturbata e fredda, con periodi di pausa ovviamente, ma con frequenti occasioni per instabilità nel Mediterraneo.
fig.9
Ciao ciao