09-06-2017 – Salve a tutti, aggiornamento mattutino, in virtù del notevole interesse presente al momento riguardo evoluzione meteorologica nel bacino del Mediterraneo nei prossimi giorni.
Come annunciato nell’editoriale di ieri, il promontorio anticiclonico responsabile dell’aumento delle temperature nelle regioni italiane avanza a grandi passi verso il Mediterraneo, traslando verso est sul proprio asse e, a seguire, ruotando allo stesso tempo anche in senso orario (fig.1)
fig.1
Ecco quindi che la grande campana anticiclonica si appresta a impadronirsi nel Mediterraneo, facendo aumentare gradualmente le temperature e, con la staticità atmosferica conseguente, anche l’umidità con il passare dei giorni.
Quale sarà quindi la dinamica dell’onda calda, dove sarà più intensa e da dove inizierà a sentirsi il caldo??
Ebbene, cerchiamo di aiutarci nella comprensione delle fenomenologie previste con le carte di dettaglio (elaborazioni su base meteocièl) delle temperature previste alla quota geopotenziale di 850 hPa. Tale valore di geopotenziale (pressione atmosferica) corrisponde in questo periodo circa alla quota di 1500 m (in media) ed è rappresentativo delle temperature “in aria libera”, ovvero svincolate da effetti locali di riscaldamento (raffreddamento) al suolo, generati dalla presenza di terreni, rocce, ed elementi morfologici come rilievi, conche ecc di varia tipologia.
Iniziamo dal presente; al momento le temperature non solo troppo elevate nel suolo italiano e sono correlate (in quota) alla carta mostrata in fig.2 (13-14° C a 1500 m).
fig.2
Come si vede, a 1500 m di quota circa i valori non superano nella penisola i 15° C, ad eccezione delle isole maggiori.
Procediamo nella evoluzione e vediamo come, dopo 48 h, lunedì, il caldo inizi ad avanzare da ovest (isoterma di 16° C), proprio in virtù della rotazione in senso orari dell’alta pressione; caldo in aumento al nordovest e parte del Tirreno (Sardegna compresa) quindi, mentre nelle regioni ioniche e parte delle Adriatiche le temperature potrebbero addirittura diminuire in questa fase, con una certa ventilazione da nord est (fig.3).
fig.3
Ma l’onda calda avanza inesorabile e, dopo altre 72 h, nella giornata di giovedì 15 Giugno, le temperature potrebbero risultare elevate su tutte regioni, con l’isoterma di +20° C a 1500 m che avanza nel Tirreno e picchi fino a 35° C in città come Firenze e Bologna (fig.4)
In questa fase il caldo potrebbe essere fastidioso quindi in molte regioni, con disagio avvertito distintamente dalla popolazione, ma dovrebbe iniziare la fase discendente a seguito, giungono conferme anche oggi, di un passaggio perturbato da nord in discesa lungo l’Adriatico il prossimo week-end, che potrebbe riportare le temperature in media o anche sotto media in alcune regioni (fig.5).
fig.5
Davvero notevole lo scarto termico previsto dal modello americano per il periodo consideratoanche oggi; addirittura una +7° C a 1500 m che si affaccia in Adriatico, valore piuttosto basso per il periodo e associato in genere al freddo tardivo in montagna. Si tratta solo di elaborazioni, passibili ancora di modifiche effettivamente, col modello europeo che continua a differire anche oggi su tale previsione, portando ancora caldo fin al termine della emissione (che sembra però estrema nell’altro senso in effetti, fig.6).
fig.6
Permangono quindi alcune incertezze, ma un cambio di tendenza dopo il caldo appare possibile entro il prossimo week-end, anche piuttosto brusco e, anche oggi, viene individuata dal modello americano la possibilità della genesi di una saccatura di maggior ampiezza e durata nella terza decade, per adesso solo ipotizzata, ma riproposta a più riprese dallo stesso modello americano (fig.7).
fig.7
Insomma, evoluzione da seguire nelle sue fasi; dalla normalità dovremmo passare al caldo e dal caldo (forse) si passerà al fresco, seguiremo con interesse…
Ciao ciao