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ANCORA MALTEMPO NEL MEDITERRANEO E PER FEBBRAIO VORTICE POLARE SEMPRE PIU’ DEBOLE E NUMEROSE OCCASIONI PER MALTEMPO E NEVICATE NEL MEDITERRANEO

Posted on 05/02/2017 by Ilario Larosa in Analisi lungo termine
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ecmwf_T850a_nhem_7

05-02-2012 – Salve a tutti, editoriale ricco di contenuti, in una giornata alquanto perturbata per alcune regioni, quelle del nord soprattutto, mentre al centrosud, in particolare in nel versante adriatico, il clima è mite e il sole si affaccia frequentemente tra le nubi.

fig.1

MET10_RGBNatColour_CentralEurope_20170205140000

Dalla fg.1 si vede bene come il tempo sia destinato a peggiorare anche nelle regioni centromeridionali, a causa dell’arrivo di un secondo fronte perturbato subito dietro a quello attualmente in azione nelle nostre regioni, che sta generando anche nevicate a quote piuttosto basse nell’alessandrino e, più in generale, nei versanti settentrionali dell’Appennino ligure.

In tarda serata i rovesci legati al nuovo fronte perturbato, ora sulla Sardegna, giungeranno nelle centrali tirreniche, anche piuttosto intensi, per poi trasferirsi, come accennato, entro la giornata di domani più a sud e più a est, ruotando attorno a un profondo vortice depressionario in formazione nelle prossime ore e in traslazione nel Tirreno (fig.3).

fig.3

pcp24hz1_web_3 (3)

In questa fase, le temperature resteranno relativamente alte e le nevicate risulteranno collocate a quote comprese intorno 800-1200 m a seconda dei luoghi e della rotazione delle masse d’aria fredda attorno al vortice.

Successivamente, il tempo resterà instabile nel Mediterraneo e, a scala emisferica, si andrà a formare una configurazione che, con poche aggiunte, risulterebbe potenzialmente in grado di generare un evento freddo di grande rilievo nelle nostre regioni (fig.4)

fig.4

gfsnh-0-96

 

Ribadiamo, anche in questa sede, quali siano le figure principali presenti in fig.4

  1. Anticiclone di blocco europeo (scandinavo) A
  2. Nocciolo gelido siberiano in split dall’Artico LS
  3. Vortice Polare decentrato nel comparto canadese LC
  4. piccola depressione mediterranea a ovest dell’Italia B

Con piccole variazioni negli assetti della figura blocco scandinava il nocciolo gelido siberiano LS avrebbe davvero potuto interagire con la depressione mediterranea B, ma ciò non accadrà, quasi certamente e nelle nostre regioni continuerà a prevalere solo instabilità generata dal continuo arrivo di impulsi atlantici in distacco dal flusso principale.

Fine dell’inverno quindi??

In realtà non sembrerebbe proprio; si fa sempre più “esplosiva, infatti la previsione alle quote stratosferiche.

Inanzitutto il NAM è passato a -2,6 in data 1 Febbraio

fig.5

gfs_nam_web_1 (5)

 

Gli aggiornamenti della MJO sono sempre ottimi (ved. precedente editoriale per le spiegazioni)

fig.6

ensplume_full (3)

 

Ma soprattutto, ad oggi, risultano molto interessanti gli aggiornamenti della distribuzione stratosferica delle pricipali  figure bariche; sebbene alquanto lontana nel tempo, appare infatti una perfetta bilobazione alla quota geopotenziale di 10 hPa (30 km), con affermazione di un robusto anticiclone polare.

fig.7

NH_HGT_10mb_384

 

Davvero notevole l’evoluzione inquadrata dal modello americano; l’assetto in fig.7 è vista propagarsi anche alle quote inferiori e se ne vedono già i primi segnali in troposfera

fig.8

gfsnh-0-384 (8)

 

Dalla fig.8 si vede bene la ripresa della wave 2 azzorriana e l’innesco di una saccatura artica in Europa.

fig.9

 

Rtavn3842 (4)

La fig.9 è solo indicativa per far capire come siano già presenti alcuni segnali di un costante indebolimento del VP anche nel mese di Febbraio. Certamente non è detto che tali dinamiche debbano necessariamente interessare il Mediterraneo, ma per adesso l”evoluzione presente a scala emisferica dimostrerebbe il contrario, ovvero che sussiste la costante possibilità di avere periodi freddi e perturbati nel Mediterraneo.

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Per adesso comunque sono arrivate le piogge e per le regioni settentrionali è una fatto moto positivo.

Ciao ciao

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