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PRIMA ROVESCI NEVOSI SULLA PUGLIA LA PROSSIMA SETTIMANA, POI CON IL NUOVO ANNO PRECIPITAZIONI, FREDDO E NEVE POTREBBERO ARRIVARE DA NORD

Posted on 24/12/2016 by meteogeo in Analisi lungo termine
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24-12-2016 - Salve a tutti e buona vigilia di Natale. Anche stasera viene proposto un nuovo editoriale, alla luce degli interessanti aggiornamenti che vengono emessi dai principali centri di calcolo, che sembrano lasciare aperta la porta alla stagione fredda a partire dal periodo successivo al Natale.

Alta pressione nel frattempo imperante nel frattempo nel bacino del Mediterraneo, con giornata soleggiata su quasi tutte le regioni italiane ad eccezione di qualche velatura al nord legata al transito della coda di una perturbazione atlantica (fig.1).

fig.1

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Nel frattempo, sulla Gran Bretagna, è già visibile una prima leggera ondulazione con spinta verso nord della struttura altopressoria azzorriana, responsabile del passaggio, sia pur marginale, della perturbazione atlantica nelle regioni italiane. Tale evoluzione costituirà il leit motiv delle dinamiche atmosferiche del nostro settore di emisfero nei prossimi giorni e andrà sempre più a esasperarsi, conducendo alla genesi di una robusta irruzione artica tra il 28 e il 29 Dicembre nei vicini Balcani e nel settore Egeo, con le regioni de basso Adriatico coinvolte marginalmente nelle fenomenologie (fig.2).

fig.2

rtavn1202

 

In tale contesto, stando agli aggiornamenti attuali, ci sarà possibilità per qualche rovescio nevoso a quote molto basse (200-300 m) nell’area pugliese e del golfo di Taranto nei giorni menzionati, mentre su tutto il sud e medio Adriatico farà decisamente più freddo.

Passata questa prima ondulazione, senza troppi sussulti, il VP andrà ad assumere un assetto caratteristico, con i centri di massa, i lobi più freddi, disposti a T, con le due waves (aleutinica e azzorriana) che inizieranno a spingere ai fianchi del lobo canadese (fig.3).

fig.3

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In termini più semplici, in Atlantico l’alta pressione salirà ancora più a nord e una seconda saccatura,maggiormente diretta verso l’Europa centrale, si farà strada, secondo il  modello americano, coadiuvato da quello europeo.

Si tratta di una evoluzione molto interessante, perchè proposta da molte emissioni, che sembra possa esasperarsi ulteriormente nel periodo della Epifania, con una maggiore penetrazione delle onde altopressorie in Artico e la genesi di una massiccia saccatura artica nel Mediterraneo (fig.4).

fig.4

gfsnh-0-324

 

A quel punto, la strada per l’arrivo di nuclei depressionari direttamente legati all’attività del Vortice Polare potrebbe aprirsi nel Mediterraneo, con contributi addirittura continentali intravisti dall’ultima emissione del modello americano, davvero notevole (fig.5).

fig.5

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Si tratta di una evoluzione che prevede la presenza di un Vortice Polare dinamico, capace di produrre scambi meridiani accentuati, con genesi di nevicate a quote basse su molte regioni a iniziare da quelle del centronord (fig.6).

fig.6

gfs_t850a_eu_49

Per adesso sono solo ipotesi, che però nel breve presentano già alcune evoluzioni probabili.

Cosa dire oggi della stratosfera??

Ebbene, il valore del NAM (North Annular Mode) a 10 hPa continua a salire, in virtù di un progressivo rafforzamento del VPS a tale quota geopotenziale (fig.7)

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La soglia sembrerebbe vicina secondo il grafico di Patrick Martineu; eppure, gli aggiornamenti in merito sono buoni, ecco una previsione del valore del NAM basata sulle mappe stratosferiche del modello europeo,il più affidabile, che non vede lo sforamento nei prossimi giorni (fig.8).

fig.8

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Secondo tale previsione, nonostante il valore attuale di 1,31, non sembra che la soglia possa essere raggiunta, arrivando l’indice a un massimo di 1,40 in data 31 Dicembre per poi scendere bruscamente con il nuovo anno; si tratta solo di previsioni, ma sono comunque confortanti in quanto concordanti con quanto previsto in troposfera e descritto in precedenza.

A conforto di tale ipotesi, ecco il grafico dei flussi e delle velocità zonali del modello europeo (fig.9).

fig.9

fluxes-3

 

Senza scendere troppo nei dettagli teorici dei singoli pannelli, in buona sostanza dalla fig.9 si evince che il VP rallenterà la sua corsa nei prossimi giorni, che potrebbero riprendere disturbi nella media stratosfera, con innesco di possibili warming e che c’è scarsa comunicazione tra i diversi piani alle diverse quote.

Insomma, il Vortice Polare tiene nei piani inferiori e non si lascia condizionare da quanto accade in stratosfera. Se le cose dovessero andare come riportato nelle figure finora descritte, potremmo avere piacevoli sorprese per il nuovo anno, con l’arrivo delle precipitazioni e del freddo nel Mediterraneo.

Ciao ciao

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