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INDIZI PER UN POSSIBILE TERREMOTO BARICO DEL VORTICE POLARE A FINE MESE: DICEMBRE SI ANNUNCIA CON EVENTI PERTURBATI E FREDDI

Posted on 15/11/2016 by meteogeo in Analisi lungo termine
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hp-polare

15-11-2016 - Salve a tutti, rapido aggiornamento serale per sottolineare una peculiare evoluzione che il Vortice Polare mostra nel lungo termine, in questo autunno che continua a mostrare configurazioni ormai dimenticate nel mese di Novembre.

In buona sostanza, tra la fine del mese e inizio Dicembre, con le prime proiezioni disponibili, tutta la struttura del VP potrebbe andare incontro a un piccolo terremoto barico, sia alle quote stratosferiche, sia a quelle troposferiche.

Iniziamo dai piani alti.

Warming sempre più intenso dal comparto siberiano a 10 hPa, con displacement ben evidente del “core” del VPS (fig.1).

fig.1

warmiing

A 30 hPa l’azione dell’anticiclone aleutinico (wave 1) è devastante, sebbene non ancora supportata pienamente da una risposta in Atlantico, ma la bilobazione è quasi completa (fig.2).

fig.2

bilobazione

Più in generale, il grafico dei venti zonali alla quota di 10 hPa sta lasciando allibiti tutti gli appassionati stratosferici, con una totale inversione delle velocità zonali, valore assolutamente anomalo per il mese di Novembre (il valore negativo indica l’affermazione di un robusto anticiclone polare, fig.3).

venti-zonali

 

Scendendo ai piani inferiori, in troposfera, ecco palesarsi l’affermazione di un robusto anticiclone nell’artico canadese, con uno split asimmetrico del VPT nel comparto siberiano (fig.4).

fig.4

senza-nome

Il risultato per le nostre regioni sarebbe l’avvento di una massiccia saccatura artica, per ora solo in abbozzo, che potrebbe portare maltempo e nevicate sui rilievi a quote sempre più basse proprio nei primi giorni di Dicembre (fig.5).

fig.5

colata-artica

 

A scala emisferica, in tal senso, appare sempre più evidente la forte anomalia termica presente tra bassopiano russo-siberiano e Artico, molto freddo il primo, molto caldo il secondo.

fig.6

hp-polare

Tutti gli aspetti elencati contribuiscono a instabilizzare ulteriormente il VP, ponendo le premesse per l’affermazione di un robusto anticiclone dinamico in Artico, associato a quello termico siberiano e freddo che si sposta alle medie latitudini, come raffigurato in fig.6.

Si tratta di tendenze ancora abbozzate, ma che precludono a una stagione invernale quanto mai perturbata e fredda.

Aggiorneremo in merito

 

Ciao ciao

 

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