11-01-2016 - Salve a tutti; nuovo editoriale, per un aggiornamento generale sullo stato del tempo, ormai in piena evoluzione e sull’analisi modelli odierna.
Primo impulso perturbato di una certa intensità, correlato alla grande saccatura Atlantica, in azione nel Mediterraneo; piogge abbastanza diffuse, con nevicate a quote medio alte si stanno verificando su tutta la barriera alpina e su parte dell’Appennino ligure (fig.1)
fig.1
Ma è soprattutto il vento a fare notizia nella giornata odierna; l’avanzamento della l’imponente saccatura in Atlantico infatti, ha generato, come previsto, intense correnti sudoccidentali sull’Italia, con raffiche addirittura giunte a toccare i 200 km/h nell’Appennino tosco-emiliano. Ma tutte le regioni centrali e i settori emiliano romagnoli della pianura Padana sono interessati, al momento, da intense raffiche di Libeccio (sudovest), con mareggiate lungo le coste tirreniche.
Le temperature, in tale contesto, si mantengono elevate su tutte le regioni italiane, ma il peggioramento in atto non è altro se non il segnale di un radicale cambiamento di circolazione in sede europea. La saccatura responsabile del peggioramento attuale infatti, traslerà lentamente, ma inesorabilmente, verso est, esponendo le regioni mediterranee a un graduale cambio di circolazione, con afflussi, in serie, di aria polare marittima, aria prettamente artica e infine, per la gioia dei freddofili, aria artica continentale, per una irruzione fredda che si preannuncia di dimensioni rilevanti nel periodo compreso tra il 16 e il 20 Gennaio.
Ecco la visione del modello europeo odierna per la notte del 16, con un nocciolo gelido del VP in quota assestato nell’Europa centro orientale e un cospicuo afflusso freddo che si dirige nel Mediterraneo dal bassopiano russo (fig.2)
fig.2
In merito alla dinamica descritta praticamente tutti i modelli sono concordi (siamo alle 144 h), ognuno con le sue variabili. La carta “del giorno” può essere definita quella modello canadese per la notte del 18, con un fiume gelido che si “tuffa” nel Mediterraneo dal settore nordorientale del bassopiano russo (fig.3).
fig.3
La dinamica prevista del modello canadese rappresenta, in sostanza, l’arrivo del Bur(i)an nelle nostre regioni, con una massa d’aria gelida artica continentalizzata che si dirige gran velocità verso il Mediterraneo.
Quanto sono affidabili tali previsioni??
Abbastanza, nel senso che l’arrivo del freddo, anche crudo, su tutte le regioni italiane, è ormai un fatto assodato; i dettagli in merito alla intensità e traiettoria precisa delle singole colate li aggiorneremo strada facendo.
Cosa succederà dopo??
Il modello europeo vede una certa chiusura, nuovamente, del VP dopo l’irruzione gelida, con eventuale ritorno dell’alta pressione. Il modello americano, che aveva fino a ieri tale visione, vede oggi una continua tendenza alla ripartenza della spinta azzorriana, mirata sempre a raggiungere le regioni artiche. Embelmatico il finale di emissione, con due singoli nuclei di spinta visibili in carta. Quella più ovest sostituisce la prima, esaurita più a est (fig.4).
fig.4
Insomma, l’inverno sta arrivando e potrebbe essere anche piuttosto crudo,anche nel lungo termine i modelli sono in piena evoluzione, ne riparleremo nel pomeriggio
Ciao ciao