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IN NOTTATA POSSIBILI NUOVE NEVICATE DIFFUSE IN PIANURA PADANA SU LOMBARDIA, VENETO, FRIULI ED EMILIA. MALTEMPO IN ARRIVO AL CENTRO, TUTTI I DETTAGLI DEL PEGGIORAMENTO

Posted on 03/01/2016 by Ilario Larosa in Analisi modelli, previsione a 10-15 giorni
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ECI0-24

03-01-2016 - Salve a tutti, nuovo aggiornamento, con la felice constatazione che le prime nevicate in pianura al nord sono finalmente avvenute, spesso sottostimate in molte previsioni, ma in effetti non era semplice stabilirne la localizzazione e l’entità, comunque moderata e distribuita in maniera irregolare, ma CI SONO STATE, è innegabile. Città come Milano, Pavia, Piacenza e persino molti settori del modenese, parmense, fino alle porte di Bologna, oltre che del Veneto, hanno visto la loro nevicata, più o meno abbondante.

Questa mattina in pianura Padana è presente solo nuvolosità residua in prossimità delle coste adriatiche, ma un altro impulso perturbato sta arrivando rapidamente dall’Atlantico, con il suo carico di precipitazioni, diretto soprattutto al centro, ma in grado comunque di generare altre nevicate in pianura al nord in nottata e nelle prime ore del mattino di domani, lunedì, vediamo il perchè.

Ecco l’immagine del satellite che inquadra piuttosto bene i due sistemi perturbati in azione nel comparto europeo (sigle 1 e 2) e l’azione del blocco altopressorio scandinavo, che costringe le perturbazioni a “incanalarsi” verso le regioni mediterranee (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (30)

 

Come si vede dalla ricostruzione in fig.1, lo stato del tempo attuale in  Europa è piuttosto complesso da descrivere, in quanto è presente una interazione tra un afflusso gelido dai quadranti orientali (bassopiano russo), che sta apportando una vera e propria ondata di gelo nell’Europa centrale, mentre, più sud e a ovest tale massa d’aria va a contrastare con l’afflusso umido, ma mite, Atlantico. La distribuzione delle temperature questa mattina nel continente europeo evidenzia bene tale aspetto (fig.2).

fig.2

temperature_europe (5)

 

Come accennato ieri, una vera e propria cortina del freddo è presente lungo un allineamento che passa dalla vecchia Germania Orientale, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria e Romania, con temperature frequentemente al di sotto dei -10° C, mentre più a ovest il clima è molto più confortevole e mite.

Quali le conseguenze per l’Italia di tale assetto termobarico??

Ebbene, nonostante la penisola italiana non verrà quasi raggiunta dall’afflusso gelido, nelle regioni del nord e, in particolare, nella pianura Padana, potranno ripetersi le condizioni che hanno generato le nevicate delle ultime 24 h, mentre al centrosud, specialmente regioni tirreniche, arriverà il maltempo, con piogge e temporali fino alla Befana.

Ecco la carta di previsione a 500 hPa per domani mattina (fig.3).

fig.3

Rtavn241 (2)

 

Si vede bene come, domani, l’impulso perturbato Atlantico (n.2) avrà generato un minimo depressionario nel golfo ligure, con piogge nelle regioni tirreniche e nevicate nelle regioni alpine, ma in particolare nella pianura Padana centro orientale, tra Lombardia, Veneto e Friuli, dove un costante afflusso freddo dai Balcani, marginale rispetto al nocciolo gelido, dovrebbe contribuire a mantenere costantemente basse le temperature al suolo, su valori prossimi allo zero, nonostante in quota (850 hPa, 1500 m), le termiche non dovrebbero risultare molto basse, fig.4).

fig.4

ECI0-24

 

Nella carta del modello europeo, prevista per questa notte, è infatti evidente il promontorio freddo presente a 850 hPa (1500 m) guidato dalla peculiare morfologia della pianura Padana, che dovrebbe consentire la genesi di nuovi fenomeni nevosi in pianura a partire dalla tarda serata di oggi, Domenica. Ecco la localizzazione dei fenomeni secondo il modello YOUMETEO (fig.5).

fig.5

hrrr (7)

 

Come si vede dalla fig.5, che rappresenta la distribuzione delle nevicate a partire dalla mezzanotte di oggi, tutte le pianure lombarde, venete e friulane, sebbene con scarsi accumuli, potrebbero vedere la loro bella nevicata, con ampi sconfinamenti, ancora una volta, nel piacentino, parmense, oltrepò pavese e, forse, altre aree dell’Emilia. Le pianure piemontesi dovrebbero risultare sottovento alle precitazioni, ma rovesci nevosi saranno probabilmente possibili anche su buona parte del Piemonte, oltre che, ovviamente a ridosso delle dorsali alpine.

Al centro nevicherà ugualmente in Appennino, ma a quote superiori ai 1000 m , sebbene la quota neve potrebbe abbassarsi durante il passaggio del fronte perturbato, approfondiremo anche tale discorso in seguito.

A più tardi, con gli aggiornamenti generali dei modelli.

Ciao ciao

 

 

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