26-03-2015 - Salve a tutti; ancora instabilità nella giornata odierna su molte regioni italiane, residuo della perturbazione che ha colpito praticamente tutte la penisola nelle ultime 36 h. L’instabilità si è frequentemente concentrata nei settori interni appenninici e del nordest, segnale che la stagione primaverile avanza, con riscaldamento sempre più accentuato delle aree continentali, dove tende a concentrarsi l’instabilità nella prima parte della stagione calda fig.1).
fig.1
Dalla fig. 1 si vede bene come, per le regioni meridionali, il maltempo non sia finito; un’altro impulso instabile, correlato all’ennesima depresisone africana (alimentata negli ultimi giorni dal flusso Atlantico) si sta dirigendo verso Sicilia e Calabria, dove, a partire dalla nottata, il tempo peggiorerà nuovamente e fortemente. Gli accumuli previsti dai diversi modelli di dettaglio sono indicativi. In particolare il LAMMA, implementato in questo caso con il modello europeo, evidenzia punte di piovosità lungo le dorsali montuose della Calabria meridionale di 150 mm/24 h, colpite bene anche Puglia e Basilicata (fig.2).
fig.2
Dopo questo ennessimo peggioramento al meridione, il tempo si andrà ristabilendo su tutte le regioni italiane, con gradualità da nord a sud. Ma la primavera è solo agli inizi e, come accennato nell’editoriale di ieri, proprio con l’arrivo del mese di Aprile il Vortice Polare tenderà a indebolirsi e a sfaldarsi, com’è in parte naturale che accada. Molto interessanti le modalità con cui ciò dovrebbe avvenire. Infatti, a partire proprio dai primissimi giorni di Aprile, l’azione congiunta della wave 1 (sempre in gioco nei cambiamenti) e della wave 3 genereranno un vero terremoto in Artico, con netta bilobazione del VPT (fig.3).
fig.3
Si vede bene come le strutture altopressorie tendano a unirsi in Artico e come il Vortice Polare tenda a smembrarsi; tale tendenza appare ancora più netta nei giorni successivi, dove, secondo il modello europeo, si potrebbe affermare un vero anticiclone polare (fig.4).
fig.4
Quali le conseguenze per le nostre regioni?? Domanda sensata, perchè il finale è ancora incerto. Abbiamo visto infatti come le due onde planetarie (1 e 3) si spingano in Artico, ma sembra che la grande assente al momento sia proprio la wave 2, ovvero l’azzorriano, che a noi interessa maggiormente. Il Vortice Polare sembra scivolare (splittare) verso la Russia europea in tale contesto, sfiorando la penisola proprio nel periodo pasquale, portando il freddo nell’est europeo, ma non da noi. Tale tendenza potrebbe esasperarsi nel lungo termine, dove si potrebbe giungere a una configurazione tipicamente invernale a scala emisferica, con ponte altopressorio molto alto di latitudine in sede europea e creazione di un nocciolo gelido continentale in Russia alla fine del periodo pasquale (fig.5).
fig.5
Carta molto interessante quella mostrata da modello americano (lo sarebbe stata maggiormente in inverno), ma che introduce a scambi meridiani (e di calore quindi) esasperati, tipicamente primaverili, come mostrato dal dettaglio europeo (fig.6).
fig.6
Il tempo si potrebbe instabilizzare notevolmente in sede mediterranea in tal caso nella prima decade di Aprile, con arrivo del freddo al nord (relativamente al periodo). Aprile non sarebbe nuovo in tal senso a tali incursioni perturbate e fredde tardive, è proprio una caratteristica della primavera.
Nel finale sembra che il VPT possa ricompattarsi, ma il tempo nel Mediterraneo resta instabile, per il continuo afflusso orientale, nota dominante, forse, della prima parte di Aprile (fig.7).
fig.7
Ciao ciao