29-08-2016 - Salve a tutti, aggiornamento serale ormai usuale per verificare cosa stia accadendo nelle aree terremotate e, in particolare, in questa occasione, per appurare se le ipotesi formulate in partenza, in merito alle caratteristiche della sequenza sismica, in questi giorni fossero valide.
Ebbene, sono ormai in elaborazione e restituzione i primi dati relativi ai reali movimenti subiti dal terreno nei settori epicentrali, sia in superficie, sia in profondità. Tali rilevazioni sembrano confermare quanto ipotizzato nei precedenti editoriali 1 ed editoriale 2, in merito a una suddivisione discreta delle attivazioni delle diverse scosse su diversi piani di faglia adiacenti, dotati quindi di movimenti differenziali abbastanza indipendenti tra loro.
In buona sostanza, le rilevazioni satellitari ottenute tramite la tecnica dell’interferometria radar (vedremo di cosa si tratta), hanno stabilito che la rottura lungo il piano di faglia della prima serie di scosse, comprendente quindi l’evento di maggior magnitudo della notte del 24 (6,0) e successive repliche del 24-25 Agosto, è caratterizzata dalla presenza di due settori dotati di maggior movimento rispetto agli altri, collocati sempre lungo un allineamento lungo circa 20 km a Amatrice e Norcia (fig.1).
fig.1
Gli esiti di tale ricerca, pubblicati oggi anche da BBC news, evidenzierebbero quindi la presenza di due distinti segmenti di faglia, attivati in sequenza quindi prima dalla scossa di Accumoli e poi dalle repliche nell’area di Norcia.
In fig. 1 è isibile la restituzione grafica del movimento, tramite le linee colorate concentriche (fringes), che racchiudono aree di isospostamento del terreno, sprofondato fino a 23 cm al piano campagna e fino a mezzo metro in profondità; eccone un’altra rappresentazione curata dal CNR, tridimensionale (fig.2).
fig.2
A tutto ciò va poi aggiunta l’attività sismica più a est che sembra essersi innescata proprio nell’area del Vettore a partire nelle ultime 48 h, indicata con il numero 3 di seguito e della quale proprio nel pomeriggio sono emerse evidenze anche al piano campagna (fig,3).
fig.3
Cosa significa tutto ciò??
Partendo da una discussione che, ripetiamo, non ha validità scientifica ma solo divulgativa, sembrerebbe quindi che l’evento sismico che stiamo vivendo sia del tipo a sequenza reiterata nel tempo, con attivazione successiva di segmenti di faglia adiacenti (ved. editoriale), dotati di mobilità indipendente e, pertanto, passibili di nuove scosse che potrebbero prolungare la sequenza anche per molto tempo, come mostrato anche ieri (fig.4).
fig.4
Dal confronto con l’evento de L’Aquila del 2009 e con lo stesso tipo di analisi, discussa anche nei precedenti editoriali, sembra quindi emergere una chiara differenza nella distribuzione dei movimenti lungo il piano di faglia, qui concentrati in una singola area ben definita e correlabili ad un singolo evento principale seguito da numerose repliche di assestamento.
fig.5
In conclusione, occorrerà prestare attenzione e monitorare costantemente tutti i settori adiacenti all’area ora interessata dal sisma lungo un allineamento centrato sulla dorsale appenninica (gli enti preposti sanno bene tutto ciò), al fine di verificare dove potrebbero attivarsi nuove lineazioni tettoniche.
Complimenti per l’articolo divulgativo di facile comprensione. In mancanza di una carta geologica aggiornata (Foglio Norcia n. 132; introvabili sul web le note descrittive) suggerirei di affiancare alle immagini presentate nell’articolo, uno stralcio del foglio n. 4 della Carta Neotettonica d’Italia alla scala 1:250000 (CNR, !). La scala è molto piccola, ma contiene molti elementi di geologia strutturale utili per capire cosa stia accadendo ad Ovest e a Sud dei Monti Sibillini.
si si grazie, si potrebbe approfondire molto, inizialmente si trattava di articoli informativi, ma il seguito è stato enorme e ho continuato a scrivere nonostante il poco tempo disponibile, vedrò approfondire alcuni aspetti
Un saluto