06-06-2017 – Salve a tutti, evoluzione meteorologica a scala europea e nazionale che va chiarendo alcune dinamiche, confermando quanto annunciato in questa sede da giorni, anche in controtendenza con molte testate.
Il punto saliente del trend meteorologico mostrato dai modelli per la prima parte del mese di Giugno sembra essere quello, infatti, di una certa estremizzazione delle configurazioni previste che, allo stesso tempo, si mostreranno transitorie, non permanenti in senso caldo o freddo.
Iniziamo quindi, dopo la sfuriata temporalesca che ha colpito ancora oggi il nord, dall’analisi del previsto arrivo dell’ondata di caldo, il cui inizio può essere collocato nella giornata di venerdì.
1) Dal punto d vista delle configurazioni previste, la campana anticiclonica a matrice prettamente africana raggiungerà la massima espansione nella giornata di Domenica, con geopotenziali molto elevati proprio sull’Italia (fig.1).
fig.1
2) Dal punto di vista delle temperature nei bassi strati, l’acme del caldo probabilmente verrà raggiunto martedì, con una +20° C a 850 hPa (1500 m) che abbraccia molte regioni italiane (fig.2).
fig.2
In tale contesto, i 35° C saranno alla portata in alcune città collocate nelle pianure interne della penisola.
Ma l’onda calda, proprio per le sue caratteristiche, appare sempre più temporanea e transitoria, sostituita, entro metà mese, da un probabile afflusso freddo dall’Europa continentale, generato da una potente spinta verso nord di un appendice azzorriana nel Regno Unito (fig.3)
fig.3
In pochi giorni (72 h), si potrebbe passare, dal punto di vista termico, a una configurazione opposta a quella vista in fig.2, con valori di +10° C a 850 hPa che entrano franchi in Adriatico (fig.4).
fig.4
A giudizio dello scrivente, la configurazione mostrata in fig.3 è compatibile con le principali linee previsionali redatte da molti professionisti e basate sulle principali teleconnessioni a scala emisferica, vedremo nei prossimi giorni se ci saranno conferme in merito, potremmo andare incontro a una fase molto instabile intorno metà mese a anche nei giorni successivi nelle nostre regioni (fig.5).
fig.5
Ciao ciao