19-12-2014 - Salve a tutti; in questa sede facciamo il punto in merito all’evoluzione meteorologica dei prossimi giorni nel territorio italiano, con uno sguardo di maggior dettaglio per ciò che concerne periodo natalizio, in attesa del consueto aggiornamento serale per il lungo termine.
Attualmente, in tutto il Mediterraneo centrale è in atto un’imponente rimonta altopressoria di matrice azzorriana, ben evidenziata dall’immagine satellitare (fig.1).
fig.1
Tale aspetto si andrà enfatizzando nei prossimi giorni, quando i massimi altopressori andranno centrandosi proprio sull’Italia poco prima di Natale, beneficiando di contributi africani in quota (fig.2).
fig.2
In questa fase le temperature nelle località di mare del centrosud potranno raggiungere i 20° C, un Natale “primaverile” in sostanza; discorso a parte merita la Pianura Padana occidentale dove, in funzione dell’orientamento delle ondulazioni del getto polare attorno alla barriera alpina, con possibile disposizione del “core” lungo una direttrice nordovest-sudest, potrebbe sorgere un episodio piuttosto significativo di fohn tra domenica e lunedì, come riporta la carta di dettaglio (fig.3), con temperature intorno o anche superiori ai 20° C nella pianura piemontese.
In realtà, gli ultimi aggiornamenti riducono l’intensità dell’episodio menzionato, proprio a causa di una maggior espansione dell’anticiclone ibrido Azzorre-africano oltre la barriera alpina, con sostanziale stasi meteorologica su tutto il territorio italiano e ulteriore spinta del getto polare oltre il 50° parallelo (fig.2).
Con tali premesse, il sole dominerà incontrastato nelle regioni italiane fino alla Vigilia di Natale quindi, con presenza però delle solite nebbie in pianura Padana e di occasionali banchi di nubi basse nel golfo ligure e alto Tirreno.
La monotonia meteorologica potrebbe essere interrotta proprio la notte tra Natale e Santo Stefano però, quando un’ondulazione più marcata del getto polare a nord delle Alpi consentirà l’invio di un impulso perturbato nel nordest italiano, in successiva discesa lungo il versante Adriatico. Le conseguenze, in termini di fenomenologie indotte, non saranno particolarmente significative nel territorio italiano, ma in ogni caso ci sarà una maggiore ventilazione nella giornata di Santo Stefano su tutte le regioni, con rovesci anche temporaleschi in propagazione, la notte tra Natale e Santo Stefano, lungo il versante Adriatico, accompagnati da nevicate intorno gli 800-1000 m tra Marche e Gargano, con sensibile abbassamento delle temperature nelle regioni menzionate (fig.4)
Insomma, proprio la giornata di Natale, in particolare il pomeriggio e la sera, potrebbero non essere così primaverili per alcune regioni, molto meglio al Vigilia in tal senso. Nel prosieguo, che verrà affrontato in serata nel consueto editoriale, restano aperte tutte le ipotesi paventate nei giorni scorsi, confermata la deformazione della struttura del VPT a fine anno, ma confermata anche l’incertezza sulle possibili ripercussioni nel comparto mediterraneo.
Ciao ciao