03-11-2020 – Salve a tutti, un rapido editoriale per verificare quanto sta accadendo in questo autunno “caldo”, non solo per le temperature attuali, che in effetti non sono poi molto calde, visto che Ottobre è risultato fresco e perturbato nel complesso (non sono disponibili ancora i dati ufficiali), ma anche per le vicende non inerenti alla meteorologia.
Il Vortice Polare in questi giorni si sta rafforzando, precludendo la possibilità di avere peggioramenti di rilievo nell’area Mediterranea e, più in generale, alle medie latitudini. in quanto sono inibite le ondulazioni marcate del getto polare.
Ecco una carta prevista per venerdì prossimo, si vede bene come il VP sia caratterizzato da un struttura compatta, con il freddo, rappresentato dai colori più scuri (approssimazione con i geopotenziali in realtà), non scende di latitudine.
fig.1
Già nella carta mostrata è presente però, una spina nel fianco, rappresentata dalla presenza di un’area di pressioni relativamente più elevate nell’artico siberiano, caratterizzato nelle precedenti settimane da vistose anomalie positive di temperatura.
Proprio su tale punto di debolezza potrebbe andare ad agire la spinta propulsiva dell’alta pressione vista in affermazione nell’Europa centrale in fig.1, in una sorta di esasperazione della spinta verso nord in area scandinava della cintura altopressoria collocata tra Atlantico ed Europa centrale.
fig.2
Ed ecco quindi che, intorno metà mese, inizia a esserci una certa convergenza dei modelli per la formazione di un potente blocco altopressorio scandinavo, capace di deformare la struttura del VP e inviare un corposo nucleo di aria gelida dagli Urali verso l’Europa centrale e, forse, nel Mediterraneo. Ecco il modello europeo che la vede abbastanza simile a quello americano.
fig.3
Ed ecco che quello americano ne vede una prosecuzione fantastica con la chiusura della porta Atlantica e l’arrivo di aria fredda artico continentale nel Mediterraneo.
fig.4
Insomma, c sono dei segnali interessanti, ma l’affidabilità di tale previsione non può essere elevata, sebbene un cospicuo aumento della pressione in area scandinava sia probabile entro la metà di Novembre, ma da qui a prevedere l’arrivo di un nucleo gelido nel Mediterraneo ne passa ancora.
fig.5