16-09-2014 - Salve a tutti, alle soglie del passaggio all’autunno astronomico (quello meteorologico è partito il 1° Settembre), i vari meteoappassionati (freddofili) iniziano la loro caccia delle sorgenti del freddo nell’emisfero boreale. L’Artico si sta rapidamente raffreddando e le prime ondate di gelo (moderato) stanno colpendo le terre emerse al contorno del mar Glaciale Artico. Risulta interessante, quindi stilare, uno stato dell’arte e una previsione di massima dell’evoluzione del tempo in tali territori, anche alla luce di eventuali risvolti per le nostre terre.
Iniziamo dalla visione emisferica attuale; Vortice Polare Troposferico in formazione e approfondimento e, secondo quanto intravisto lo scorso inverno, il nucleo più approfondito appare nuovamente sbilanciato verso l’artico canadese, dove infatti sono già in atto le prime decise incursioni gelide verso la baia di Hudson, con una -12° C a 850 hPa.
Le temperature attuali al suolo, nel nord del Canada, sono pertanto una logica conseguenza di quanto evidenziato dalle carte. Freddo che è già giunto nei Territori del Nordovest, lungo un classico canale a ovest della baia di Hudson, con temperature di alcuni gradi sotto lo zero (si tratta di rilevamenti notturni). Ma freddo anche nelle Grandi Pianure e nel New England, con valori diffusamente <10° C a latitudini mediterranee, con nevicate piuttosto precoci nei giorni scorsi in alcuni settori più a sudovest, negli USA, come il Colorado.
Neve a Denver il 12 Settembre.
Ancora in attesa, per le premesse illustrate, il territorio siberiano; più freddo in proporzione il territorio degli Urali, vicino a noi, mentre la Yacuzia, Siberia orientale, polo del freddo boreale, è ancora in “attesa”, con temperature che, sebbene in pieno giorno, superano sovente i 10° C anche a latitudini artiche (ad esempio nella capitale Yakutsk, al tramonto segna “ancora” 9° C)
Ma l’avanzata del freddo sarà inesorabile anche in questi luoghi, caratterizzati da un clima più estremo e continentale rispetto all’Artico canadese, con durata leggermente maggiore dell’estate ma con un abbassamento delle temperature molto più brusco nella seconda metà di Settembre. In effetti, qualora le previsioni attuali venissero confermate, ci potrebbe essere un sostanziale riassetto barico del VPT entro al fine del mese corrente, che diverrebbe articolato con asse oblungo in direzione Groenlandia- Siberia orientale, andando a “splittare” proprio in Yacuzia, dove le temperature negative a due cifre farebbero sicuramente la loro comparsa.
Presto ritroveremmo un panorama simile a Yakutsk, pesci surgelati per strada, senza frigorifero.
Chiudiamo questa veloce carrellata con quanto accade nell’emisfero opposto, australe, dove l’inverno sta terminando per far posto alla primavera. Le temperature non cambiano molto però nella Terra del Fuoco, sempre assestate di poco sopra lo zero, al livello del mare, per buona parte dell’anno (clima oceanico), garantendo un limite delle nevi perenni intorno i 700 m e la presenza di ghiacciai fino al livello del mare.
I meravigliosi paesaggi della Terra del Fuoco
Buon freddo a tutti
Ciao ciao
Speriamo che questo inverno 2016-17 sia bello freddo con magari una briciola di neve pure quì… Io purtroppo vivo a Roma…grandissima sciagura per chi come me oltre ad amare il gelo,soffre tantissimo il caldo… :-((((((
Anch’io vivo a Roma quando non lavoro, città stupenda ma effettivamente per la neve un po’ difficile