13-01-2018 - Salve a tutti, editoriale di metà inverno ormai, quando si entra nel periodo generalmente più proficuo per vedere irruzioni fredde e nevose nel Mediterraneo.
Situazione attuale che vede ancora instabilità residua nelle regioni meridionali mentre altrove il tempo è migliorato, regalando una bella giornata di sole soprattutto nelle regioni tirreniche e al nordovest.
fig.1
Nei prossimi giorni le condizioni meteorologiche nelle regioni italiane resteranno comunque incerte, a causa dell’arrivo di un nuovo impulso atlantico, frenato nella sua entrata nel Mediterraneo da un robusto anticiclone di blocco presente nell’Europa orientale.
L’assetto descritto rappresenterà la base di partenza per una peculiare evoluzione che sembra voler prendere le mosse a partire dalla seconda parte della prossima settimana nel comparto europeo.
In buona sostanza la rinnovata spinta dell’anticiclone aleutinico dalla west coast pacifica genererà un vero e proprio split del lobo canadese del VP in Atlantico, diretto verso l’Europa.
fig.2
Dalla fig.2 si vede come l’azione congiunta delle onde anticicloniche (w1 e w3) costringa letteralmente una cospicua porzione del lobo canadese a portarsi in pieno Atlantico, allungando le proprie spire verso l’Europa e il Mediterraneo.
fig.3
Inizialmente, le conseguenze pratiche delle dinamiche descritte consisteranno nella genesi di un flusso teso nord occidentale caratterizzato dal veloce passaggio di impulsi perturbati atlantici anche nel Mediterraneo, ma con fenomenologie di scarso rilievo.
Successivamente, proprio lo svuotamento dei geopotenziali in area canadese, con il nucleo più cospicuo trasferito verso l’Europa, dovrebbe consentire l’elevazione dell’anticiclone delle Azzorre in Atlantico con conseguente dirottamento di tutta la struttura depressionaria del nucleo gelido (in quota) giunto nei giorni precedenti nel comparto europeo, verso il Mediterraneo.
fig.4
In parole più semplici, un’ampia massa di aria fredda e instabile, dopo essere affluita verso l’Europa nei primi giorni della prossima settimana, verrà dirottata verso il Mediterraneo nel week-end, con genesi di diffusa instabilità, temporali e nevicate a quote sempre più basse con il passare dei giorni.
fig.5
In buona sostanza quindi, a partire dalla fine della seconda decade, l’inverno potrebbe mostrare il suo volto più autentico, che non vuol dire necessariamente gelo e neve in pianura, quanto piuttosto l’arrivo nel Mediterraneo di perturbazioni a carattere freddo, capaci di generare instabilità diffusa e nevicate anche a quote basse su molte regioni.
Ciao ciao