25-11-2015 – Salve a tutti, aggiornamenti non stop in questa giornata per l’arrivo del vortice depressionario nel Tirreno; piuttosto preoccupanti gli aggiornamenti serali, appena usciti. Tra il pomeriggio di giovedì e quello di venerdì, tra Abruzzo e Molise, nelle aree pedemontane e collinari del versante Adriatico, potrebbero cadere tra i 150 e i 200 mm di pioggia, che a quote variabili tra 700 m e 900 m sarebbero neve asciutta (i fiocchi arriverebbero più in basso)…
Intanto, ecco la perturbazione entrata pienamente nel Tirreno, in procinto di invorticarsi (fig.1)…..
fig.1
La fase acuta del maltempo inizierà quando il vortice sarà pienamente formato e si andrà a collocare tra il golfo di Policastro e la Basilicata centrale, esponendo le regioni del medio Adriatico a intense correnti orientali, non freddissime ma capaci di generare intense precipitazioni, tutte sotto forma di neve a quote medio basse (600-800 m)………
fig.2
Ecco perchè la fase di maltempo in arrivo appare molto intensa; le piogge e le nevicate indugeranno per circa 24 h nelle stesse località, generando così accumuli di 150-200 di pioggia a fine evento nelle province di Pescara, Chieti e Campobasso, in corrispondenza dei rilievi pedemontani e collinari più esposti alle correnti instabili (fig.3).
fig.3
Anche gli atri settori dell’Abruzzo e del Molise saranno ovviamente colpiti, lo abbiamo ribadito in numerosi editoriali, ma le province elencate sopra sembrano essere quelle maggiormente interessate con continuità dalle precipitazioni. Tradotto in accumuli nevosi, come ribadito anche in questo caso, sopra i 1000-1200 m si arriverà a un metro e mezzo di neve in alcuni casi, con punte localmente superiori (!!!!!!).
Gli altri modelli di dettaglio iniziano a definire l’evento fino alla serata di giovedì, ma non sono disponibili i dati per tutta la nottata ancora (fig.4,5)
Sebbene con incedere un p0′ ripetitivo, in questa sede c’è stata occasione per seguire l’evento passo passo e gli ultimi aggiornamenti, a poche ore dall’inizio delle precipitazioni, mantengono inalterata la loro preoccupante previsione, a domani.
Ciao ciao